Rischio infarto con le carni rosse, Enpa chiede un’etichetta intelligente per informare i consumatori sui pericoli della carne: fa male a noi ma, soprattutto, agli animali

«Alla luce dei risultati della ricerca medica pubblicata sull’European Heart Journal mi sembra evidente che non si possa più mettere in dubbio la pericolosità del consumo di carne per la salute umana. Pericoli, questi, legati non soltanto a una più elevata incidenza della patologie tumorali, come segnalato dall’OMS, ma, ora, anche da un accresciuto rischio cardiocircolatorio». Lo dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, commentando uno studio condotto alla Cleveland Clinici che ha dimostrato come il consumo di carne rossa sia associato alla produzione di una sostanza dannosa per il cuore. «La situazione è paradossale: ogni anno in tutto il mondo si allevano, si uccidono e si macellano innumerevoli animali per alimentare un meccanismo perverso. Perverso – prosegue Rocchi – non solo perché costringe miliardi di esseri viventi non umani a una vita di dolore e sofferenza, non degna di essere vissuta, ma perché tale costrizione viene imposta per assecondare uno stile di vita e di consumo dannoso per la nostra salute e per il nostro pianeta».
 
Protezione degli animali e tutela degli uomini vanno dunque di pari passo. «Per questo – conclude la presidente di Enpa – è giunto il momento di adottare etichette intelligenti che, come accade per le sigarette, informino i consumatori circa i pericoli, reali e ormai evidenti, associati al consumo di carne. Cominciamo noi, in Italia, a dare il buon esempio e premere in tal senso anche in sede UE. Perché l’unica alimentazione veramente sostenibile e cruelty free è quella “veg”».  

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