Lieto fine per Gina, la gattina di un anno e mezzo, rimasta incastrata in un pozzo a Chiari, in provincia di Brescia, per quattro lunghi giorni. La sua storia ha emozionato tutta la città tanto che i Carabinieri hanno dovuto allontanare la folla di persone che si erano fermate per informarsi sulle sorti della micia. La brutta avventura per Gina è iniziata mercoledì scorso quando è caduta in un pozzo profondo 40 metri, coperto da una sorta di cancelletto con delle grate molto larghe, presente nel suo condominio. La gattina ha iniziato a miagolare e presto i suoi proprietari, una famiglia che vive nel palazzo, si sono resi conto di quello che era successo. Sono stati quindi contattati i Vigili del Fuoco che hanno fatto due interventi sul posto. Ma il pozzo era davvero profondo e non sono riusciti a tirarla fuori. Il terzo giorno è stata allertata anche l’Enpa di Brescia. I volontari si sono recati sul posto e hanno tentato con un trasportino trappola di portarla fuori, ma Gina, ormai molto stanca e provata, non è riuscita a salirci. Gli hanno calato cibo, acqua e una lucina per avere una visione migliore dall’alto e capire se la piccolina riusciva ancora a muoversi.
La situazione era davvero complicata ed il tempo iniziava a scarseggiare. L’Enpa di Brescia ha quindi chiamato tutti i contatti a disposizione per cercare di organizzare un intervento attrezzato. Sabato mattina, nel condominio di Chiari, sono arrivati i pompieri della squadra speciale 2 dei Vigili del Fuoco di Brescia, con funi e tutta la strumentazione necessaria per calarsi e raggiungere la micetta. Il pozzo, molto profondo, e lo spazio, davvero poco, hanno complicato l’intervento. Un pompiere si è calato fino al fondo ed è riuscito a raggiungere la gattina che inizialmente non si riusciva a vedere. I volontari dell’Enpa gli hanno calato il trasportino trappola e alla fine, con grande gioia di tutti i presenti, Gina è stata tirata fuori. Dopo il salvataggio, insieme ai proprietari, i volontari dell’Enpa di Brescia hanno portato la gattina da un veterinario con cui collaborano abitualmente e che l’ha subito visitata. Per fortuna le condizioni di Gina non erano gravi e non presentava fratture nonostante il grande salto nel vuoto. Aveva la febbre alta, dovuta sicuramente all'incredibile situazione di stress a cui è stata sottoposta, e non faceva le urine da tantissime ore. Gina però è potuta tornare a casa e ha continuato la sua convalescenza con la sua famiglia, monitorata a distanza dal veterinario. Ha quindi ricominciato a mangiare ed urinare ed è tornata la gattina vivace di prima. Domani farà ancora una visita di controllo ma le sue condizioni sono davvero buone, soprattutto considerando l’incredibile disavventura che ha vissuto.