Il Presidente Adriano De Stefano: «Siamo tutti felicissimi per aver dato una seconda vita ad oltre una cinquantina di poveri cani, per troppo tempo abbandonati a loro stessi. Per noi è la vittoria più grande. Tuttavia, vista la tanta (troppa) sofferenza a cui sono stati costretti, era doveroso che tutti i dettagli della cronistoria sul comportamento degli ex gestori arrivasse all’Autorità Giudiziaria, affinché possa verificare se ai poveri animali è stato negato qualcosa, come noi crediamo”.
Per tale motivo l’Ente Nazionale Protezione Animali di Treviso ha depositato un esposto in Procura a Venezia al fine di informare l’Autorità Giudiziaria di quanto avvenuto nel corso del 2017.
I fatti. Nel corso del 2016 alcuni Comuni della Provincia di Venezia, tra cui San Donà di Piave e Jesolo, presero contatti con la Sezione di Treviso dell’ENPA al fine di informarsi sulle politiche di affido dei cani randagi messe in atto dall’associazione protezionistica che gestisce il Rifugio del Cane di Ponzano Veneto.
In effetti, come risulta dai verbali dei consigli comunali dei comuni veneziani, diversi consiglieri lamentavano un eccessivo numero di cani intestati al Comune, con conseguenti elevati costi di mantenimento degli animali randagi detenuti presso la struttura convenzionata. A riguardo, ad esempio guardando alle cifre delle quali beneficiava il rifugio “L’Arca” nel 2013 -secondo quanto riportato da un documento dell’ULSS 10 presentato alla Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale nel 2014- le elargizioni degli Enti al rifugio con sede a Musile di Piave superavano abbondantemente i 250 mila euro. Nonostante tale somma derivante dai contributi comunali, tuttavia, pare fossero assai scarse le attività messe in atto dall’associazione veneziana dirette a favorire l’adozione dei cani e non aiutava l’esiguo numero di volontari a cui (secondo quanto è stato riferito all’ENPA dai volontari veneziani) era consentito di accedere alla struttura al fine di socializzare con gli animali.
Una volta accertato il cospicuo numero di affidi che l’Enpa effettuava (la media è di un cane al giorno) i comuni di San Donà di Piave, Jesolo e Ceggia, fatti due conti, decisero di abbandonare il rifugio “L’Arca” di Musile di Piave (VE) e di aderire al Consorzio dei Comuni della Marca Trevigiana dei quali Ponzano Veneto è il capofila. In seguito, alla scadenza della convenzione (il 31 dicembre 2016) con il Rifugio l’Arca, i tre comuni chiesero il trasferimento dei cani presso la struttura trevigiana.
Il 21 gennaio 2017, una “Task-force” di più di cinquanta di volontari dell’ENPA, coadiuvati dai volontari dell’ADAS (Associazione Difesa Animali Sandonatese), procedettero al trasferimento di 54 cani dal Rifugio di Musile di Piave al Rifugio dell’ENPA di Ponzano Veneto (foto allegate). “Fu solo a quel punto, toccandoli con mano, che ci accorgemmo che tantissimi cani non erano affatto socializzati, avevano timore dell’uomo e davano segni di aggressività da paura. Il trasferimento non è stato semplice”, afferma il Presidente Adriano De Stefano.