RICHIAMI VIVI. APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI AL MINISTRO GALLETTI: ABOLIRLI PER CHIUDERE LA PROCEDURA D’INFRAZIONE UE. IN POCHE ORE OLTRE 80 MILA FIRME RACCOLTE SUL WEB

«Ci appelliamo al Ministro Galletti, impegnato oggi a Milano nel summit dei ministri dell'ambiente dell'Unione Europea, perché sia finalmente cancellata dalla normativa italiana la barbarie dei richiami vivi. Lo dobbiamo all'opinione pubblica del nostro Paese e al rispetto del diritto comunitario. Vogliamo chiudere la procedura d'infrazione aperta dalla Commissione Europea nel febbraio scorso per violazione della Direttiva Uccelli, vogliamo davvero essere cittadini d'Europa. L'abolizione dei richiami vivi, senza se e senza ma, gode ormai nel Paese di un consenso plebiscitario, come dimostra la vera valanga di firme raccolte sulla piattaforma Avaaz da una petizione promossa dall'Enpa (clicca qui per firmare): ben 80 mila in poche ore.» Così dichiarano le associazioni Animalisti Italiani, Enpa, Lac, Lipu – BirdLife Italia, Oipa alla vigilia del voto sui richiami vivi nel decreto numero 91 sulla competitività, previsto per domani nelle commissioni Ambiente e Industria del Senato, in seduta congiunta. 
 
«Nell'atto di messa in mora del nostro Paese – proseguono le associazioni – la Commissione Europea afferma a chiarissime lettere che per esercitare la caccia non c'è alcun bisogno di richiami vivi e che, anche per questo, l'Italia deve prevedere un netto divieto di catturare ancora uccelli selvatici. Il Governo Renzi e tutto il Parlamento accolgano questa l'autorevole richiesta europea e la trasformino in legge. E' ora di voltare pagina, di fare giustizia su una forma di violenza aberrante, di spazzare via tutte le pretestuose motivazioni che ancora vorrebbero giustificare la tortura sugli uccelli selvatici e di allevamento.»
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