In occasione della visita del Sindaco di New York in Italia ed alla vigilia del conferimento a Bill De Blasio della cittadinanza onoraria di Grassano (Matera), città di origine della nonna materna, l'Ente Nazionale Protezione Animali lancia un appello al primo cittadino del comune lucano affinché sensibilizzi il suo collega statunitense alla tutela ed alla protezione degli animali randagi.
La richiesta dell'Enpa nasce infatti dalle politiche di abbattimento sistematico dei “trovatelli” – politiche che negli Usa come in altri Paesi non si sono mai dimostrate efficaci nel contrasto al fenomeno del randagismo -, i quali, dopo un periodo di permanenza spesso molto breve nei canili vengono barbaramente uccisi.
«Nel corso della sua campagna elettorale, Bill De Blasio, aveva suscitato grandi speranze abbracciando i temi animalisti – spiega la Protezione Animali –; purtroppo, una volta eletto, molte delle promesse sono rimaste lettera morta. Anche quella di rivedere radicalmente le misure di contrasto al randagismo, fermando una volta per tutte le uccisioni.» Al riguardo, l'Enpa auspicava che New York rappresentasse, in materia di randagismo, un esempio virtuoso per tutti gli Stati Uniti e che, con la promozione di politiche “no kill”, la città governata di De Blasio innescasse un “effetto domino” in tutto il Paese.
«Purtroppo così non è stato. Il primo cittadino non solo non ha promosso alcuna inversione di tendenza, ma è rimasto in silenzio anche di fronte a situazioni di possibili abusi ai danni degli animali, come nel caso di quelli compiuti nel rifugio AC&C che proprio di recente shanno avuto un certo risalto sulla stampa italiana – prosegue la Protezione Animali -. Speriamo che la visita in Italia possa dare modo al sindaco De Blasio di conoscere l'efficacia dei sistemi “cruelty free”di gestione del randagismo, gli unici veramente in grado di risolvere il problema in modo realmente efficace e duraturo.»