Prevenire e contrastare il randagismo con pratiche innovative in grado di creare collaborazioni tra tutte le professionalità e tutte le realtà associative – non necessariamente legate all'Enpa – interessate ad aiutare gli animali e ad aumentarne il livello di benessere. E' questo l'obiettivo di fondo del progetto “Rete Solidale”, che, lanciato dall'Ente Nazionale Protezione Animali nel 2013, proprio in questi giorni taglia il traguardo del primo anno di attività.
Un progetto “giovane”, dunque, che già nel suo primo anno di vita ha permesso di trovare una famiglia a ben 3.225 animali tra cani (2.410) e gatti (815) e di fornire assistenza veterinaria ad altri 1.130 quattro zampe sotto forma di interventi chirurgici o visite mediche. Ma “Rete Solidale” è, anche e soprattutto, una iniziativa di respiro internazionale che al momento coinvolti vede sei Paesi (Italia, Albania, Bosnia, Serbia, Macedonia, Spagna) e 59 Sezioni locali dell'Ente Nazionale Protezione Animali unite nella mission tesa a incrementare le sterilizzazioni, a migliorare la cultura del rispetto nei confronti degli animali, a sostenere dal punto di vista veterinario gli animali bisognosi.
«Sviluppato a partire dall'esperienza maturata durante gli interventi per le emergenze in Abruzzo e in Emilia Romagna, nonché per l'operazione “Green Hill”, “Rete Solidale” – spiegano Carla Rocchi e Paola Tintori, rispettivamente presidente nazionale dell'Enpa e presidente del Consiglio Nazionale di Enpa, nonché responsabile del progetto – intende promuovere la tutela degli animali sia adottando buone pratiche che superino la fase meramente rivendicativa nei confronti degli enti locali, che dovrebbero affrontare il problema e invece sono largamente carenti, sia indicando una possibile strategia d'azione».
Una strategia basata su cinque capisaldi operativi (mappatura nazionale di rifugi, stalli e specializzazioni veterinarie; formazione degli operatori; coordinamento logistico centralizzato; condivisione delle informazioni tramite cloud computing) che ha permesso di creare un capillare sistema di intervento, di soccorso e di collaborazione basato sul rispetto delle regole e sul coinvolgimento attivo delle persone che sempre più numerose hanno aderito all'iniziativa.
«Rete e solidarietà: due parole che racchiudono la filosofia e la mission del nostro Ente e consentono di fare sistema, di affrontare in maniera nuova, efficace il randagismo – aggiungono Rocchi e Tintori -. La Rete, attraverso la solidarietà, ha infatti consentito di raggiungere risultati mai sperati e ha portato aiuti, formazione e cultura anche in Paesi lontani sia territorialmente che culturalmente, facendo dell'Enpa un punto di riferimento per tutto il mondo dell'associazionismo animalista».
“Rete solidale”: gli interventi sul territorio
Sulmona. Nel comune che ha ospitato il centro logistico dell'Enpa durante il suo intervento per l'emergenza creata dal disastroso terremoto in Abruzzo, la Protezione Animali ha fatto due missioni di cattura e di trasferimento di gatti nell’oasi felina di Perugia. Ai primi 25 gatti si sono aggiunti altri 12 felini della seconda missione. Tutti sono stati visitati e sistemati nelle degenze dedicate a seconda dello stato di salute e delle necessità.
Isole Eolie. Tre le missioni alle Isole Eolie effettuate nel 2013. Effettuate campagne di sterilizzazione di cani randagi (tra cui alcuni branchi dell'ex discarica) e padronali. A Lipari e a Vulcano sono stati sterilizzati i gatti delle colonie feline. Nelle scuole medie di Lipari, i volontari Enpa hanno promosso una campagna di sensibilizzazione e una s