Nel Padovano la situazione legata al randagismo felino è ormai fuori controllo. A denunciarlo è l’Enpa di Padova con Anna Mattoschi (membro del direttivo della Sezione Padovana) che segnala un vistoso e preoccupante incremento degli abbandoni non solo di gatte “in attesa” ma anche di mamme con i loro cuccioli, ancora in piena fase di svezzamento.
A Padova – spiega Mattoschi – non esiste un gattile. Ciò significa che degli animali devono farsi carico personalmente gli stessi volontari; se a questo si aggiunge che in città e provincia il loro numero e davvero esiguo, ne deriva uno scenario allarmante. Anche perché, oltre ai gatti di proprietà che vengono abbandonati, ci sono numerosissimi gatti randagi non sterilizzati, i quali, inevitabilmente si moltiplicano senza controllo. Insomma, secondo alcune stime fornite dalla Protezione Animali Padovana, per soddisfare tutte le richieste di cattura e di sterilizzazione di gatte e gattini non basterebbero 30 volontari a tempo pieno, attivi su tutto il territorio.
Secondo Mattoschi l’unico modo per risolvere l’emergenza randagismo è quello di incentivare le sterilizzazioni anche degli animali di proprietà, prevedendo una politica di sostegno alle famiglie poiché il costo di tali interventi è spesso molto elevato. Per quanto riguarda invece le colonie feline, una volta riconosciute dal Comune e registrate presso ULS, vengono sterilizzate gratuitamente. Il problema, in questo caso, è legato alla cattura e al trasporto dei gatti, oltreché alla degenza, assicurata di solito proprio dai volontari Enpa.
Con l’occasione, la Protezione Animali ricorda che gatte domestiche abbandonate “in attesa” o con gattini sono destinate a grandi sofferenze e spesso alla morte. E che l’abbandono non è solo un gesto vile e crudele: è un reato.