Si è chiusa ieri pomeriggio, con un bilancio di ben 57 gatti randagi sterilizzati, la missione promossa da Enpa per tenere sotto controllo la popolazione di mici a Sassari, città nella quale l'incidenza del randagismo felino è particolarmente elevata.
Organizzata e conclusa a tempo di record nell'ambito del progetto “Rete Solidale” – una iniziativa di Enpa tesa alla prevenzione e al contrasto del randagismo attraverso collaborazioni ad ampio spettro sul territorio – la “due giorni” sassarese è stata resa possibile proprio grazie a tali sinergie. Sinergie che hanno coinvolto la Sezione di Sassari con il presidente Giacomo Pasca e i volontari, anche di altre realtà animaliste; il coordinatore regionale Enpa per la Sardegna, Giuseppe Fascì; i veterinari Meir Levy, Manuela Parretta e Federica Vincentelli; la Asl che ha autorizzato le catture dei gatti; i referenti delle colonie feline; il Comune che ha messo a disposizione la sala operatoria e l'associazione “Qua la Zampa” che la gestisce; la Regione Sardegna che ha fornito ai volontari uno spazio di 350 metri quadrati adibito, dopo un veloce “restyling”, a locale di degenza post operatoria.
«Gli interventi sono stati condotti nel pieno rispetto del benessere animale, delle buone pratiche veterinarie e di efficaci protocolli chirurgici, anestetici, antibiotici. Le verifiche condotte a 48 ore di distanza dalla missione – spiega Meir Levy – hanno evidenziato come gli animali sottoposti alle operazioni siano in ottime condizioni di salute e abbiano ripreso la loro vita di tutti i giorni».
«Ringrazio tutti coloro i quali, volontari e istituzioni, ci hanno permesso di ottenere questo importante risultato. Per le casse del Comune di Sassari – aggiunge Giacomo Pasca – la “due giorni” del 23 e 24 gennaio ha comportato un risparmio di circa seimila euro. Anche per questo, auspichiamo da parte dell'amministrazione comunale un sempre maggiore impegno nella attività di contrasto e di prevenzione del randagismo, canino e felino».