Sul fronte della lotta al randagismo, qualcosa a Carini (Palermo) si muove. Non è ancora la svolta tanto attesa dalle associazioni animaliste locali, Enpa in testa, ma comunque finalmente c'è – da parte dall'amministrazione comunale – una chiara volontà di affrontare l'emergenza. E di farlo collaborando con le diverse realtà del territorio.
Paride Martorana, presidente dell'Enpa di Carini, è soddisfatto dell'esito che ha avuto l'incontro, svoltosi nei giorni scorsi, tra le associazioni animaliste (Enpa, OIPA, UGDA, Associazione Amici degli animali Palermo) e il Comune, rappresentato per l'occasione da Luca Senapa, assessore al randagismo, e da Marco Venuti Comandante della Polizia Locale. Convocata dall'assessore, la riunione ha permesso di avviare un primo tavolo di confronto per una gestione condivisa dell'emergenza, ciascuno nei limiti delle rispettive competenze e delle rispettive possibilità. «Prendiamo atto del grave dissesto finanziario delle casse comunali – spiega Martorana – tuttavia né l'Enpa, né le altre associazioni sono in grado di affrontare da sole il problema».
In questo scenario è stato raggiunto un primo accordo circa una più ampia e organica collaborazione tra associazioni e comune. «Dal censimento dei randagi a quello dei cani di proprietà, fino alle attività di sensibilizzazione e di educazione al possesso responsabile – prosegue Martorana – abbiamo convenuto dioperare in una più stretta sinergia, noi volontari, la Polizia locale e l'amministrazione». Anche per quanto riguarda microchippature e adozioni (con iniziative tra cui a "domenica delle adozioni"), promosse dall'Enpa di Carini. Ci sarà, poi, una corsia preferenziale per le sterilizzazioni grazie al progetto "sterilizzazione meticci di famiglia", che, promosso da Enpa – Rete Solidale, riprenderà grazie al supporto della locale Sezione Enpa e al patrocinio del Comune di Carini.
«Insomma – conclude il presidente di Enpa Carini – la buona volontà c'è, i progetti pure, speriamo si trasformino presto in azioni concrete».
