Puledro in fin di vita ritrovato sulla Calvana (tra Firenze e Prato): adesso è salvo e affidato a una famiglia

All’inizio di giugno l’IHP è stato allertato da una segnalazione: un puledro di pochi giorni agonizzava sulla riva fangosa di un laghetto di abbeverata sulla Calvana (catena montuosa tra Prato e Firenze). Il passante che lo ha trovato aveva avvertito i Vigili del Fuoco e le successive operazioni di recupero hanno coinvolto anche il Corpo Forestale.
 
Una volta estratto dalle acque il puledro, che era in condizioni critiche e completamente ricoperto dal fango, è stato ricoverato presso l'abitazione della veterinaria dell’associazione, la dottoressa Agnese Santi. A una prima visita si presentava estremamente debole e disidratato ed era inoltre a rischio di setticemia. Aveva al massimo due giorni di vita. Della mamma nessuna traccia, tanto che non è esclusa l'ipotesi che sia morta subito dopo il parto.
 
Crostino (così è stato chiamato dai suoi soccorritori) ha dovuto ricevere cure intensive: fluidi, plasma e antibiotici; e nelle prime settimane è stato necessario alimentarlo ogni ora e mezzo con latte in polvere.
 
Grazie alla dedizione e alla competenza della dottoressa Santi, oggi fortunatamente Crostino sta bene. Il Sindaco del Comune di Vaiano (Prato), competente per territorio lo ha affidato all’IHP, che gli ha già trovato una famiglia amorevole dove sarà curato e accudito con la vicinanza e assistenza dell’Italian Horse Protection Association.
 
Con l’occasione, l’associazione ha chiesto un incontro al Sindaco per portare a soluzione la la questione dei cavalli bradi della Calvana, un gruppo di animali selvatici che potrebbero essere una risorsa naturalistica da valorizzare e che invece oggi non godono di alcuna tutela, finendo spesso preda di pseudo allevatori senza scrupoli.

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