Proteste contro l’abbattimento dei cervi in Abruzzo: sit-in all’Aquila

Domenica 15 settembre, alle ore 10.30, si terrà all’Aquila un sit-in organizzato da Enpa e WWF Abruzzo contro la recente decisione della Regione Abruzzo di autorizzare l’abbattimento di quasi 500 cervi nell’ambito del piano venatorio 2024-2025. Le associazioni ambientaliste chiedono la sospensione della delibera, che prevede l’abbattimento di 469 esemplari, e propongono un dialogo per identificare soluzioni alternative non cruente, come il potenziamento dei sistemi di protezione delle colture agricole e un maggior sostegno agli agricoltori colpiti dai danni causati dalla fauna selvatica.

Le associazioni criticano duramente la decisione regionale, sostenendo che il pretesto dei danni all’agricoltura viene utilizzato per giustificare politiche che favoriscono la caccia. Grazie alle modifiche introdotte di recente alla legge n. 157 del 1992, che tutela la fauna selvatica, l’abbattimento di animali può ora avvenire senza aver prima tentato metodi di prevenzione ecologici, un approccio fortemente criticato dagli animalisti.

“Eppure – afferma l’Enpa – sono proprio i cosiddetti “metodi ecologici” gli unici efficaci, come riconosciuto dal mondo scientifico. Inoltre, si sottolinea come durante l’estate, la densità di capi anche lievemente superiore a quella “stabilita dall’uomo” e non dalla natura stessa,  non deve ritenersi preoccupante poiché gli esemplari giovani e adulti hanno facilità a trovare cibo: con l’inverno probabilmente la situazione cambierebbe notevolmente. La sensazione è che si tratti dell’ennesimo regalo ai cacciatori, in disprezzo delle migliaia di italiani che si sono dichiarati contrari e preoccupati da questa deriva filo-venatoria”.

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