Probabile utilizzo di orso addestrato per realizzare spot Mercedes. Enpa Milano segue la situazione e avverte Prefettura e Comune di Milano

«Siamo stati informati in modo confidenziale che nei prossimi giorni dovrebbe arrivare a Milano, dall'Ungheria, un orso addestrato che verrebbe utilizzato come protagonista di uno spot pubblicitario realizzato per Mercedes Benz», dichiara Ermanno Giudici presidente di Enpa Milano.

«L'orso verrebbe trasportato a Milano al solo scopo di girare il filmato, in luogo protetto da occhi indiscreti. La sezione ENPA di Milano – prosegue Giudici – esprime tutta la sua contrarietà a questo tipo di sfruttamento degli animali e assume una posizione estremamente critica nei confronti della casa automobilistica di Stoccarda, che evidentemente non si è ancora accorta della posizione ostile dell'opinione pubblica nei confronti di questo tipo di sfruttamento».

«Ci auguriamo che il Comune di Milano, garante pubblico del benessere degli animali, si attivi per impedire che questo accada e che la Prefettura, quale autorità di pubblica sicurezza, non conceda le autorizzazioni a questa produzione. Ci sono oramai tantissime alternative all'uso di animali veri nella creazione di spot video, come il cinema ci ha insegnato in questi anni. L'impiego quindi di un orso è soltanto la dimostrazione di un mancato rispetto dei diritti degli animali, che non vorremmo dover più vedere. Non serve dichiararsi attenti all'ambiente – conclude il presidente di Enpa Milano – riducendo l'inquinamento dei motori per poi mettere in atto campagne che insegnano il contrario del rispetto verso la natura. Saremo attenti e vigili per impedire che Milano diventi protagonista di questa spiacevolissima iniziativa, riservandoci ogni azione nei confronti dei responsabili. Ci auguriamo inoltre che il Comune e la Prefettura si attivino, per quanto di competenza, unitamente ai Servizi Veterinari dell'ATS, per impedire che l'orso arrivi a Milano e sia usato per fini scenici. Sarà una nostra attenzione informare i media sugli sviluppi della questione, che coinvolge anche i Garanti per i Diritti degli Animali nominati dal Comune di Milano».
 

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