Piccioni ammazzati a fucilate dai cacciatori a Torino, la protesta delle associazioni

Per contenere le popolazioni di piccioni nei Comuni della Città Metropolitana di Torino, il Consiglio dell’ex Provincia ha deciso di servirsi dei cacciatori per uccidere a fucilate i piccioni a Ciriè e nel resto del territorio provinciale.

Dura presa di posizione del Tavolo Animali&Ambiente, costituito dalle più importanti Associazioni animaliste e ambientaliste quali Enpa, Lav, Legambiente, Lida, Lipu, Oipa, Pan, Pro Natura Torino e Sos Gaia. In una nota il Tavolo sottolinea la sua preoccupazione per la decisione del Consiglio della Città Metropolitana di Torino.

“Il Consiglio della Città Metropolitana – si legge nella nota – ha infatti approvato un Piano di uccisione, anche con fucili, dei colombi in aree rurali e urbane, dando scarso rilievo a interventi non cruenti. Coinvolti nel piano enti e soggetti che vorrebbero un territorio senza animali selvatici, che considerano tutti nocivi. Non sono state sentite le proposte delle associazioni che si occupano della tutela degli animali e degli ambienti naturali. Altresì, non sono stati presi in considerazione gli interventi realizzati o in fase di realizzazione in comuni italiani o europei di uso di contraccettivi, come quello in atto da parte del Comune di Bruxelles. Il Tavolo Animali & Ambiente ha presentato una istanza di accesso agli atti per avere copia degli atti che non si conoscono. La Città Metropolitana non ha più una visione volta alla tutela degli animali e a politiche per favorire una convivenza tra umani e animali selvatici. Stiamo valutando azioni di contrasto a questo Piano, insieme alle altre Associazioni del Tavolo Animali & Ambiente”.

La decisione di coinvolgere i cacciatori con le loro doppiette è stata presa su iniziativa del consigliere Davide D’Agostino e di Coldiretti.

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