L’Ente Nazionale Protezione Animali attraverso il suo ufficio legale ha presentato denuncia nei confronti del giovane di Chioggia che ha brutalmente picchiato e ucciso il gattino Green. Dalle prime indagini emergerebbe che l’uomo avrebbe scaricato la sua rabbia sull’animale, causando ferite mortali, mosso dalla gelosia nei confronti dell’ex fidanzato di lei che a suo tempo le aveva regalato il gatto. La ragazza gli aveva affidato l’animale durante una breve assenza e al suo ritorno lo ha trovato agonizzante, in una pozza di sangue. Ora l’uomo dovrà rispondere di maltrattamento e uccisione di animali. L’Enpa chiede anche che venga riconosciuta la pericolosità sociale. “Ormai – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa – trattiamo con il nostro ufficio legale, tramite l’avvocato Claudia Ricci, almeno un caso a settimana di reati caratterizzati da questo livello di crudeltà efferata. E’ assolutamente necessario riconoscere la pericolosità sociale di questi individui che compiono atti così orribili e bisogna farlo senza aspettare il termine del processo ma disponendo da subito delle misure contenitive per queste persone”. Da tanti anni ormai la Protezione Animali sottolinea l’importanza di interpretare la crudeltà sugli animali come indicatore di pericolosità sociale. Si potrebbero salvare tante vite punendo con severità chi maltratta o uccide gli animali.
“Oltre a essere un atto di violenza efferata – continua Carla Rocchi – questo episodio è l’ennesima dimostrazione della pericolosità sociale di chi maltratta animali. Non possiamo sottovalutare questi segnali: persone capaci di infliggere tali crudeltà a esseri indifesi sono spesso inclini a compiere atti violenti anche verso gli esseri umani. La gelosia sfociata in violenza nei confronti di un essere indifeso in questo caso ne è un esempio lampante. L’animale viene vissuto dal violento come un prolungamento della persona stessa, da colpire e maltrattare.” L’Enpa chiede pene più severe e azioni preventive immediate per questi reati che spesso prefigurano comportamenti violenti verso gli esseri umani. La violenza sugli animali non è solo un crimine contro le creature più vulnerabili, ma un chiaro segnale di devianza che deve essere affrontato con la massima serietà.