C’è stata la capretta uccisa ad Anagni da un gruppo di ragazzi, che si incitavano a vicenda a colpire più forte, che l’hanno presa a calci e poi lanciata da un balcone. Ragazzi che hanno registrato e divulgato il video della sua morte ridendo. Ora si va verso l’archiviazione del caso come richiesto dal pubblico ministero di Frosinone.
Poi c’è stato Aron. Il cane legato ad un palo, in una piazza di Palermo, a cui è stato dato fuoco e che è morto dopo pochi giorni per le ustioni riportate.
Il suo aguzzino è stato dichiarato incapace di intendere e di volere e anche qui il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione del caso.
Reati che si aggiungono ad una lunga lista di altri orrori e violenze brutali contro gli animali che rimangono tuttavia sostanzialmente impuniti.
Ricordiamo che è ormai confermato che la violenza sugli animali sia un indice predittivo di pericolosità sociale.
La violenza sugli animali è indicata come indice di pericolosità sociale dall’arma dei Carabinieri che, usando i dati raccolti dall’Associazione Link Italia, in una pubblicazione del 2018 conclude:
E’ molto probabile che coloro che usano comportamenti violenti sugli animali mettano in atto le medesime modalità anche con gli esseri umani. In particolare è stato dimostrato… che il 71% di coloro che avevano commesso reati a sfondo sessuale avevano maltrattato o seviziato animali, anche da adulti. La violenza su animali è quindi spesso parte integrante di altri crimini.
Nasce per questo la proposta di legge n. 30, presentata il 13 ottobre 2022 dall’Intergruppo per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente a prima firma di Michela Vittoria Brambilla, che modifica il codice penale al fine di inasprire le pene nei confronti di chi commette reati contro tutti gli animali.
La proposta prevede, ad esempio, pene più severe per chi maltratta o uccide un animale; interviene sulla filiera dei combattimenti fra cani, sul traffico di cuccioli, sui danni a specie di animali protetti e considera il reato di abbandono come forma di maltrattamento.
Purtroppo la Lega ha presentato alcuni emendamenti che ostacolano un accordo invece trasversale tra le forze politiche su questa proposta, e che non solo la indeboliscono ma che per molti aspetti farebbero compiere passi indietro rispetto anche alla Legge vigente!
Ci appelliamo a Matteo Salvini che ha più volte espresso la volontà di inasprire le pene per i reati in danno agli animali, per il ritiro degli emendamenti presentati dal suo partito a questa preziosa proposta di legge che vuole rendere più severe le pene contro chi commette reati nei confronti di tutti gli animali.
Petizione lanciata il 19 aprile 2024
Il numero delle firme viene aggiornato ogni sera.
Abbiamo espresso il nostro punto di vista sulla proposta di legge, nel tempo concesso, nel corso della audizione dinanzi alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati il 6 febbraio scorso.