Partita da Genova e Savona la campagna Enpa per dire basta ai giochi con gli animali marini in spiaggia.

E’ partita ieri da Genova e Savona la campagna in Liguria per dire basta ai retini in spiaggia e ai giochi che coinvolgono animali marini. Pesciolini, granchi, meduse, stelle marine, catturati per un gioco che spesso si ritiene innocuo ma che in realtà li condanna a morte. I volontari dell’Enpa di Genova e dell’Enpa di Savona hanno iniziato un’operazione di sensibilizzazione negli stabilimenti del litorale ligure. Pochi sanno che tutti gli animali, compresi gli abitanti del mare come meduse, pesci o molluschi, sono protetti e non si possono catturare né imprigionare, neanche temporaneamente! Infatti è un reato ai sensi del Codice Penale articolo 544 bis e ter. Anche per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali ha deciso di ricordare ancora una volta almeno sei buoni motivi per cui è importante dire basta ai giochi con gli animali marini ed iniziare ad insegnare il rispetto fin da piccoli.  I volontari delle sezioni Enpa di Genova e di Savona hanno realizzato delle locandine per ricordarli e sono a disposizione di tutti gli stabilimenti sensibili che decideranno di aderire alla campagna.

1) Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa, anche una volta liberati! L’acqua dentro il secchiello raggiunge infatti alte temperature velocemente, senza che i bimbi possano rendersene conto. Quaranta gradi possono essere fatali per gli abitanti del mare!
2) Per granchi, meduse e pesciolini vittime dei retini i secchielli rappresentano una vera e propria tortura. Eppure lasciamo che i nostri bimbi li catturino e li tengano al sole tranquillamente, magari girandoli con le palette o con i rastrelli. Ci chiediamo: insegnereste ai vostri figli volontariamente come torturare un animale? 

 

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