Orso KJ2: bene rinvio a giudizio dell’ex governatore del Trentino. Enpa: “Ora definire la futura gestione dei grandi carnivori”.

Il gip di Trento, Marco La Ganga, ha disposto l’imputazione coatta dell’ex presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, e del dirigente provinciale Maurizio Zanin, responsabile del Servizio Foreste della Provincia, per aver deciso nell’agosto 2017, con un’ordinanza, l’abbattimento dell’orsa Kj2, considerata pericolosa. L’animale era infatti accusato di aver aggredito due persone, Wladimir Molinari nel 2015, a Cadine, e Angelo Metlicovec, a Terlago, nel 2017. Enpa: “Ci aspettiamo giustizia per una morte che a nostro giudizio poteva essere evitata. Ora bisogna definire al più presto la futura gestione dei grandi carnivori in Trentino”.

 

Il rinvio a giudizio nasce dalla denuncia di Enpa e dalla nostra opposizione, unitamente a altre associazioni, all’archiviazione. Enpa – assistita nel procedimento dalle avvocatesse Claudia Ricci e Marina March – sia dall’inizio aveva chiesto di salvare la vita di KJ2 in quanto gli episodi di aggressione erano poco chiari. Ma nell’agosto 2017 l’orsa fu uccisa proprio in virtù di un'ordinanza di Rossi. L’apertura dell’inchiesta risale al 2017 dopo la denuncia di Enpa e di altre associazioni e la procura ha chiesto successivamente, per due volte, l’archiviazione. L’ipotesi di reato contestata a Rossi e Zanin è “Uccisione di animali” (articolo 544 bis del Codice penale, “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”).

 

In questi anni – spiega Annamaria Procacci, Consigliera nazionale Enpa – abbiamo spesso assistito alla ‘reclusione’ ma anche all’uccisione di orsi, rese possibili da ordinanze last minute, chiaramente prive, a nostro avviso, di fondamento scientifico. Motivate invece dalla ricerca del consenso. Ora ci aspettiamo giustizia per una morte che a nostro giudizio poteva essere evitata e ci auguriamo che questo processo rappresenti un importante precedente per la futura gestione dei grandi carnivori in Trentino”.

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