Orsa KJ1. Sconcertati dal presunto parere ISPRA, è contraddittorio. Ora accesso agli atti e valutiamo impugnazione

L’Ente Nazionale Protezione Animali esprime profondo sconcerto per le indiscrezioni sul parere Ispra che autorizzerebbe la fucilazione di KJ1, l’orsa che si ritiene essere coinvolta nell’incidente di Dro con il turista francese. Per questo, l’associazione animalista presenta una richiesta urgente di accesso agli atti, finalizzata all’impugnazione del parere in tutte le sedi legali competenti. Secondo Enpa il documento dell’Istituto, o meglio le anticipazioni fornite alla stampa su tale documento contengono molti elementi contraddittori e fattori che devono ancora essere analizzati con un’attenta istruttoria. L’associazione animalista dunque vuole vederci chiaro e valutare con la dovuta attenzione tale documento, anche per scongiurare la possibilità che tali indiscrezioni siano il frutto di “travisamenti” politici o manipolazioni di parte.

Il presunto parere dell’Ispra anzitutto entra in rotta di collisione con il Pacobace, perché KJ1 non può essere definito in alcun modo un esemplare “difficile”. Mamma orsa non ha mai messo in atto comportamenti problematici, ma ancora più significativo è il fatto che quando molestata dal videomaker (denunciato da Enpa per maltrattamento), che ha braccato lei e i suoi cuccioli per scattarsi un selfie, il plantigrado è semplicemente fuggita via senza minacciarlo in alcun modo. Ricordiamo inoltre che nel caso dell’incidente con il turista francese, come da lui stesso testimoniato pubblicamente, l’animale era in compagnia del proprio cucciolo ed ha pertanto reagito ad un pericolo percepito. Un comportamento che, ovviamente, è tra i più naturali per qualunque specie vivente, compresa la nostra. Peraltro anche in tale circostanza, la reazione di mamma-orsa è stata controllata, altrimenti avrebbe potuto produrre conseguenze molto più serie. L’Istituto sembra inoltre contraddire l’autorevole parere espresso recentemente dalla Federazione degli Ordini Veterinari FNOVI che ha preso posizione pubblicamente contro l’uccisione di KJ1 e a favore di una politica di convivenza con gli orsi.

«Oltre a queste considerazioni – prosegue Enpa – è necessario sottolineare che la dinamica dell’incidente di Dro è ancora tutta da chiarire e che pertanto allo stato attuale c’è una totale carenza di istruttoria». Ovviamente, oltre a ricorrere contro il parere Ispra, Enpa impugnerà eventuali nuove ordinanze di morte della PAT e denuncerà quanto sta avvenendo in Trentino alla Commissione europea: non è tollerabile che di fronte a due chiare sentenze di sospensiva da parte del Tar di Trento, la Provincia intenda proseguire sulla strada delle uccisioni che, come più volte segnalato da personalità molto più autorevoli del presidente della PAT, non sono assolutamente in grado di migliorare la convivenza con gli orsi e tutte le altre specie selvatiche. Ma, soprattutto, è giunto il momento che questa insensata guerra contro gli orsi in Trentino finisca oggi stesso.

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