Orsa Amarena, fissata al 23 dicembre udienza preliminare contro chi l’ha uccisa. Enpa: “Chiediamo giustizia”

“Una data importantissima per rendere giustizia non soltanto all’Orsa Amarena, vero simbolo della biodiversità più rara del nostro Paese, ma anche all’esigenza di tutela di tutto il patrimonio naturale d’Italia e risposta alla profonda ferita che è stata inferta alla sensibilità e alla cultura dell’opinione pubblica italiana dalla barbara uccisione dell’Orsa d’Abruzzo”. Così l’Ente Nazionale Protezione Animali commenta la notizia della fissazione al 23 dicembre prossimo da parte della Procura di Avezzano della udienza preliminare nei confronti di Andrea Leombruni, responsabile di aver trucidato, poco più di un anno fa, Amarena, nota e cara a tantissimi italiani.

“E’ particolarmente importante- afferma Claudia Ricci, avvocato Enpa – che nei capi di imputazione figuri non solo, naturalmente, l’articolo 544 bis del Codice Penale, l’uccisione di animali ma che anche le aggravanti dell’aver agito con crudeltà e senza alcuna motivazione. Sono state fondamentali in questo senso le risultanze dei sopralluoghi e delle analisi anche balistiche effettuate dalle forze dell’ordine che hanno con tutta evidenza dimostrato come l’Orsa non potesse arrecare alcuna minaccia alle persone nel momento in cui la sua vita è stata stroncata”.
Parimenti importante che ci sia la sottolineatura della presenza di due cuccioli non ancora autosufficienti e quindi in una condizione di debolezza che avrebbe potuto costituire una perdita ulteriore di questi rarissimi animali, una sottospecie unica non soltanto nel nostro Paese, ma a livello mondiale.

Di Amarena, della sua presenza familiare nei paesi sempre accompagnata dai suoi piccoli, forse non è stato sufficientemente ricordato che questa orsa era particolarmente prolifica ed anche una madre premurosa, attenta e capace di dare alla sua progenie un imprinting tale da porla in condizione di avere una vita autonoma e sicura. Degli orsi d’Abruzzo non restano neppure 60 esemplari: dunque la perdita di questa madre è particolarmente grave. Siamo grati al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise di essere sempre dalla parte dell’Orso Marsicano e di essere più che mai presente in questo cammino di giustizia e a cui Enpa, con tante altre associazioni, partecipa con grande impegno.

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