Nutrie in trappola per giorni e poi uccise a sangue freddo. La denuncia delle Guardie Zoofile di Vicenza

Le Guardie Zoofile Enpa di Vicenza si stavano occupando di verifiche sulla sparizione di alcuni gatti a Vicenza.Qualcuno ipotizzava che potessero essere implicate le gabbie di cattura per i castori d’acqua, una delle quali posizionata a centocinquanta metri dal Tribunale, dietro al palazzo della Forestale, ma in bella vista sopra l’argine del fiume, in zona chiusa e transennata in quanto cantiere. “Quello che emerso già dalle prime verifiche lascia sconcertati – spiega l'ispettore regionale delle Guardie Zoofile di Vicenza Renzo Rizzi – essendo area di cantiere, nessuno poteva accedervi nel fine settimana, ma le gabbie trappola rimanevano armate, per cui qualsiasi animale d’affezione o selvatico ci fosse finito dentro doveva stare nella gabbia, all’addiaccio senza acqua ne cibo potenzialmente per tutto il fine settimana, solo il lunedì mattina avrebbe conosciuto la sua sorte”.

 

Per accertare questo stato di cose e cristallizzare questo modo di operare le Guardie Zoofile di Vicenza hanno effettuato degli appostamenti, in un caso sono dovuti intervenire con la liberazione di un animale catturato che era nella gabbia da oltre 36 ore. Le successive indagini hanno portato a confermare questo stato di cose da parte dei soggetti interessati che hanno dato piena collaborazione. In pratica, le gabbie rimanevano attivate il fine settimana dal venerdì pomeriggio (chiusura cantiere) al lunedì successivo mattina, ma gli operatori degli abbattimenti intervenivano solo da lunedì a venerdì. Inoltre una cittadina sentita come testimone, ha dichiarato di provare tristezza e sofferenza nel vedere alla mattina presto il castoro scaricato a terra dalla gabbia, immobile perché intirizzito dal freddo e i due soggetti con un fucile con la canna lunga che gli sparano.

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