NUCLEO DI ROVERETO. Esposto contro l’abbattimento degli alberi

La sezione trentina dell'Enpa veniva a sapere da fonti di stampa dell'abbattimento di 36 alberi che da decenni rendevano più bella e vivibile la città di Rovereto, contribuendo al miglioramento della qualità dell'aria e ospitando una varietà di uccelli selvatici, che, anno dopo anno, li sceglievano per costruirvi i nidi in cui deporre le uova e allevare le covate.
 
Il direttivo della sezione trentina provvedeva, quindi, ad inviare al sindaco e agli assessori competenti una diffida, finalizzata e sospendere un'azione che poteva ravvisare illeciti penali e amministrativi, in quanto poneva a rischio l'avifauna nel periodo della nidificazione, in contrasto con le norme nazionali e internazionali. In seguito alla diffida, l'amministrazione comunale inviava alcuni esperti ad accertare la presenza di nidi sui pochi alberi superstiti. Nel frattempo, l'Ente protezionistico veniva contattato da alcuni cittadini che intendevano procedere contro l'amministrazione comunale per contrastare un intervento, quello posto in essere dal Comune, attuato contro la volontà popolare.
 
Un tentativo di potare le piante superstiti andava a vuoto grazie allo controllo dei cittadini, ma ciò confermava comunque l’intenzione dell'amministrazione comunale di ignorare  sia la volontà dell’opione pubblica – contraria al massacro de verde – sia le norme a tutela degli animali e dell'ambiente. Per questi motivi, il Nucleo Guardie Zoofile dell'ENPA del Trentino ha presentato un esposto alla magistratura chiedendo di verificare se l’abbattimento degli alberi configuri gli estremi di un reato e, in caso affermativo, di emettere un decreto urgente per sospendere il taglio. Nel contempo l'Enpa sta valutando ulteriori iniziative per la tutela degli animali e dell'ambiente, e per la tutela di interessi diffusi.

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