NUCLEO DEL TRENTINO. La storia di Sem, Golden salvato dai maltrattamenti

Articolo di Ivana Sandri pubblicato sul Quotidiano Trentino del 5 aprile

Secondo una convinzione comune sono i cani meticci a finire vittime di maltrattamenti, mentre quelli di "razza", forse perché pagati a caro prezzo, si godono una vita comoda e piacevole. La vicenda di Sem dimostra che la sfortuna quando arriva non guarda in faccia nemmeno i cani di nobile lignaggio. La sua storia inizia circa 10 anni fa, quando, tenero cucciolo di Golden Retriever, venne acquistato in un allevamento dell'Alto Adige e portato in una località del Trentino in cui viveva una giovane coppia con i tre figlioletti.

Probabilmente all'inizio venne tenuto nella bella e linda casa, amato e vezzeggiato, ma il tempo passava, i figli crescevano e forse scoprivano altri interessi, mentre Sem viveva anni sempre meno felici. Finché arrivò una segnalazione al Nucleo guardie zoofile dell'Enpa: il povero cane viveva giorno e notte su un piccolo balcone, senza alcuna protezione, sotto pioggia e neve in inverno, il sole cocente in estate, con un cancelletto che gli impediva di entrare in casa. Le guardie si recarono più volte sul posto, effettuando vari controlli e accertando la veridicità della segnalazione.

Racconta Antonio Russi, capo nucleo delle guardie zoofile: «Avevamo saputo che i proprietari vivevano un momento difficile, quindi, nonostante la brutta situazione del cane fosse precedente a questi problemi, abbiamo tentato di risolvere le cose al meglio sia per il cane che per la famiglia, spiegando loro cosa dovevano fare, inviando anche una raccomandata con le indicazioni da osservare per garantire il benessere del cane. Ma inutilmente, perché nulla è cambiato e il cane rimaneva costantemente segregato sul balconcino. Così abbiamo dovuto intervenire per salvarlo, sequestrandolo, visto che il medico veterinario valutava le condizioni di detenzione pericolose per la sua salute».

Facebook
Twitter
LinkedIn