I volontari del Cras Enpa di Genova hanno vissuto un’esperienza straordinaria: l’assistenza alla nascita di nove piccoli fagiani. Tutto è iniziato con la segnalazione di un nido di fagiano, contenente 21 uova, rinvenuto in un orto durante la falciatura dell’erba. Le uova, ormai prossime alla schiusa, erano state accidentalmente spostate e troppo esposte ai predatori. Valutata la situazione, i volontari del Cras hanno deciso di prendere in carico il nido. Già durante il trasporto al centro, alcune uova hanno iniziato a schiudersi. Ma la sorpresa più grande è arrivata quando, pochi minuti dopo l’arrivo al Cras, uno dei piccoli fagiani è nato sotto gli occhi dei volontari.
“Ci sono momenti nella vita di un volontario – racconta l’Enpa di Genova – che rimangono impressi per sempre. Tra questi c’è sicuramente la prima volta in cui, come vi raccontiamo oggi, abbiamo avuto la rara e incredibile opportunità di assistere alla nascita di una vita – scrivono i volontari del Cras -. Ormai un paio di settimane fa siamo stati chiamati da Serra Riccò per un recupero decisamente singolare: mentre falciava l’erba del suo orto, il segnalante si è reso improvvisamente conto della presenza di un nido di fagiano al suo interno, contenente 21 uova prossime alla schiusa. Una volta tagliata l’erba, le uova sono state pure spostate perché troppo esposte alla vista dei predatori. Al momento della segnalazione abbiamo valutato la situazione, che era ormai probabilmente troppo compromessa”.
“Il segnalante – continua l’Enpa di Genova – ha quindi prelevato il nido ed è venuto a consegnarcelo. Già durante il viaggio alcune uova hanno iniziato a schiudersi, ma mai avremmo immaginato di assistere alla nascita di uno dei fagiani a pochissimi minuti dal loro arrivo al Cras! – continuano i volontari -. Avere il privilegio di assistere alla nascita di una vita è un’esperienza indimenticabile, che siamo davvero felici di poter condividere con voi. Sono momenti come questo che ci motivano e ci fanno amare il nostro lavoro. Di queste 21 uova ben 9 sono riuscite a schiudersi e sopravvivere. Alcune non si sono mai schiuse, altre sono nate con alcune malformazioni che gli hanno impedito di sopravvivere, ma sappiamo che questo sarebbe successo a prescindere dal loro arrivo al nostro centro. Adesso i nove piccoli fagiani, che al CRAS chiamiamo teneramente fagianini, stanno bene e godono di ottima salute. Non appena saranno adulti li libereremo nuovamente, ma nel frattempo saremo ben felici di osservare la loro crescita giorno per giorno”.
