NEL SAVONESE RIPRESA LA CACCIA DI SELEZIONE AI CAPRIOLI. PROTESTA L’ENPA DI SAVONA

E' ripresa il 16 giugno fino al 14 luglio e poi dal 16 agosto fino al 15 settembre, in boschi con visibilità di pochi metri e frequentati da turisti, la caccia ai caprioli maschi da parte dei cosiddetti selecontrollori che potranno sparare a 1.500 di questi gentili ed innocui animali. 
 
I colpi di fucile spaventeranno decine di altre specie animali alle prese con la cura e l’accrescimento dei piccoli; precise norme di legge europee vietano la caccia durante questa fondamentale fase del ciclo biologico ma le leggi sulla caccia, statale e soprattutto regionale, ridotte ad un colabrodo dai politici amici dei cacciatori, consentono ogni tipo di deroga che, impugnata davanti ai TAR o alla Corte Costituzionale, viene spesso dichiarata illegale o incostituzionale, dopo aver fatto però gran danno al mondo animale e mettendo a rischio le casse regionali, per il pericolo di sanzioni milionarie da pagarsi con i soldi di tutti.
 
La caccia di selezione al capriolo, così come quella al cinghiale, non avrà tra l'altro alcuna ripercussione sulla popolazione complessiva delle specie. Lo dimostra un autorevole studio scientifico sugli ungulati – naturalmente è tenuto ben nascosto! – dal quale si evince che la caccia , distruggendo l’organizzazione sociale dei branchi, moltiplica il numero delle gravidanze e quindi delle nascite, con il risultato che nei territori aperti alla caccia cinghiali, caprioli e daini sono percentualmente superiori rispetto alle zone vietate.
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