Non c'è stato nulla da fare per un giovane cormorano che, soccorso dai volontari dell'Enpa di Savona, aveva inghiottito un grande amo da pesca, evidentemente contenuto in un pesce. Affidato alle cure di un veterinario, le radiografie hanno evidenziato come all'interno dello stomaco dell'uccello fossero presenti addirittura altri tre ami: l'ultimo si è però rivelato fatale per aver causato una grave lesione con una conseguente emorragia incurabile.
Purtroppo quello del cormorano non è l'unico caso del genere che si verifica nella provincia di Savona – denuncia la Protezione Animali savonese – visto che nel solo 2014 i volontari hanno prestato soccorso a ben 50 uccelli che avevano ingerito ami dopo avere mangiato dei pesci. Ancora più pericolose sono le esche abbandonate a forma di pesce che finiscono molto spesso per ingannare molti tra gabbiani, aironi e cormorani.
Secondo i volontari di Savona, tali episodi non sarebbero casuali ma risponderebbero ad una precisa strategia degli allevatori di pesci; il loro obiettivo sarebbe quello di eliminare gli uccelli che cacciano e si nutrono degli esemplari allevati.