L’Enpa di Savona ha denunciato il decesso dell’ennesimo animale marino protetto e in via di pericolosa rarefazione: uno squalo elefante. L’animale è “morto impigliato nella rete di un pescatore (che ha dato subito l’allarme senza riuscire purtroppo a salvarlo) al largo di Varazze, nel cosiddetto ‘Santuario Pelagos’ del mar Ligure, una pura espressione geografica che, a trent’anni della nascita, non contiene una sola norma efficace di tutela della fauna marina”.
“E’ necessario – afferma l’Enpa di Savona – vietare le reti di materiale plastico, recuperare quelle perdute o abbandonate che pescheranno ancora per 1.000 anni sui fondali, limitare davvero la pesca professionale e abolire certe forme di pesca sportiva (nasse e palangari), consentire ai pescherecci di scaricare a terra la plastica finita nelle reti a strascico. Il presidente della regione Toti, dopo aver riaperto dal 27 aprile la pesca sportiva su moli, banchine e pennelli dalle 6 alle 22 (e la caccia di selezione al capriolo maschio) sta invece pensando di ampliare l'orario: a qualche suo elettore con la canna non va ancora bene.