Mostre. L’Ufficio Igiene Pubblica, Sanità e Diritti Animali del Comune di Palermo “stoppa” Herman Nitsch. Enpa: posizione autorevole, si blocchi la mostra

All'indomani della diffida con cui l'Enpa chiedeva al Comune di Palermo, all'Asl e allo spazio “Zac” di annullare e/o cancellare la mostra personale di Herman Nitsch in programma a partire dal 10 luglio, l'Ente Nazionale Protezione Animali accoglie con grande soddisfazione l'autorevole presa di posizione dell'Ufficio Igiene Pubblica, Sanità e Diritti degli Animali del Comune di Palermo che ha espresso dubbi circa l'opportunità di svolgere tale iniziativa rimettendo la decisione politica finale all'assessore ai Diritti degli Animali. L'Assessore è dunque chiamato ad esprimersi sull'argomento, in un senso – questo l'auspicio della Protezione Animali – che tenga conto delle posizioni espresse tanto dall'Ufficio Igiene, Sanità e Diritti Animali, quanto dall'Enpa stesso.

«A nome dell'associazione e dei numerosissimi cittadini che hanno espresso la propria indignazione per una rassegna fortemente lesiva della dignità degli animali e della sensibilità dei palermitani – il nostro post su Facebook ha registrato più di 500mila contatti – desidero ringraziare tutti coloro i quali, in seno all'amministrazione comunale, hanno dimostrato grande sensibilità e attenzione per le istanze di cui si siamo fatti portavoce in questi giorni», dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi. «Mi auguro -prosegue Rocchi – che tale posizione trovi il massimo consenso, e abbia come logica e naturale conseguenza lo stop definitivo ad una mostra che nulla ha di artistico e che nel recente passato è stata messa al bando anche a Città del Messico».

La personale di Herman Nitsch “Das Orgien Mystherien Theater”, che prevede la messa in scena di un lungo e raccapricciante elenco di aberrazioni con l'esibizione di corpi animali crocifissi, squartati e orrendamente mutilati, rappresenta infatti una rassegna dell'orrore che, oltre a configurare la violazione di numerose normative, non deve avere alcun diritto di cittadinanza in un Paese civile ed in una città dalla lunga e gloriosa tradizione artistica quale appunto Palermo.

«Individui come questo, che non è nuovo a tali espedienti ed alla ricerca attraverso il macabro di un consenso che non riscuoterebbe in altro modo – torna a ribadire Rocchi – hanno piegato l'”arte” ai loro interessi personali contando su deprimenti “effetti speciali” e lucrando sulla pelle degli animali, per conquistarsi la loro meschina porzione di fama».

Ecco un'anteprima del “lavoro” di Nitsch: http://urlin.it/12fa62

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