«Siamo profondamente addolorati per la morte del giovanissimo Mirko, il 14enne trentino che pochi giorni fa era precipitato in un burrone mentre partecipava ad una battuta di caccia con il padre sul Monte Bondone. Siamo vicini alla famiglia, alla quale desideriamo esprimere il cordoglio dell’associazione tutta per la loro terribile, incolmabile perdita». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali, che prosegue: «Al contempo rinnoviamo il nostro appello a Governo e Parlamento affinché venga vietato qualsiasi coinvolgimento dei minorenni nella caccia. Girare armati tra i boschi alla ricerca di animali da uccidere non è come fare una partita a carte tra amici o come giocare ad un videogioco: è un’attività crudele e pericolosa, oltre che diseducativa, che può avere conseguenze letali anche per le persone. Tutte le vite devono essere tutelate, quelle degli uomini come quelle degli animali».
Analoga richiesta, l’Enpa la rivolge al presidente della PAT, Maurizio Fugatti, il quale – in forza dei poteri conferitigli – potrebbe intanto emanare un provvedimento restrittivo per il solo Trentino. «Sarebbe doveroso che il presidente Fugatti tutelasse l’incolumità dei suoi concittadini anche a costo di arrecare un dispiacere ai cacciatori. Il presidente del Trentino – conclude Enpa – così proattivo nei confronti di supposte e inesistenti “minacce” da parte degli animali selvatici, sia altrettanto solerte di fronte ad un pericolo serio e concreto, come quello costituito dall’attività venatoria».