Monza: mattanza di galline sulla pubblica via. La scoperta lungo il canale Villoresi

Dieci teste di gallina all’interno di scatoloni sporchi di piume e di sangue ancora fresco. Questo il macabro spettacolo che si mostrava agli occhi dei numerosi passanti lungo la pista ciclabile che costeggia il canale Villoresi, angolo via Buonarroti. 
 
Secondo la Sezione Enpa di Monza non è difficile ipotizzare quanto potrebbe essere successo. Infatti, a poche decine di metri dal luogo del ritrovamento ogni giovedì mattina si svolge ancora un “mercato” di animali da cortile, quali appunto galline, papere, oche e piccioni. Regolarmente autorizzato dal Comune di Monza, è l'ultimo residuo del mercato bestiame settimanale definitivamente chiuso nel 2003 con una provvidenziale decisione della Giunta guidata da Michele Faglia. 
 
I commercianti, pur saltuariamente controllati dai Vigili e dall'ASL, dimostrano di non tenere in nessuna considerazione le prescrizioni vigenti in tema di tutela dettate dal Regolamento Comunale per il Benessere degli Animali di Monza. Le galline, infatti, vengono sollevate da qualunque parte del corpo (ali, zampe, testa) e scaraventate negli scatoloni come fossero cose inanimate. 
 
Fin troppo intuitiva la fine che questi poveri animali faranno appena giunti a casa degli acquirenti. Tra l'altro, in molti casi, come quello accaduto nei giorni scorsi, chi acquista le galline non attende neanche di arrivare presso la propria abitazione ma da luogo alla mattanza direttamente sulle rive del canale Villoresi. Il tutto a due passi dalla sede dell’Ufficio Diritti Animali del Comune di Monza e dal canile gestito dall’Ente Nazionale Protezione Animali, ove vengono ricoverati anche numerosi animali da cortile vittime di maltrattamenti. 
 
L'Enpa di Monza si chiede, e lo chiede anche al Sindaco e all’amministrazione comunale, di valutare con attenzione se sia ancora il caso di autorizzare questo genere di attività, che sono causa di dolore e sofferenza per gli animali. 
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