Missione Cara Mineo Sterilizzazione dei cani randagi

Una storia di richiedenti asilo. Umani e animali.

Il Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo) di Mineo, Catania, è stata la struttura di accoglienza più grande d’Europa. Dalla sua creazione, nel 2011, alla sua chiusura, avvenuta nel 2019, il Cara ha ospitato fino a 4mila rifugiati. Ma i richiedenti asilo non erano gli unici ospiti del Centro, che negli anni aveva visto insediarsi e crescere anche una folta popolazione canina.

Tutto era iniziato, dopo il 2011, con 4 randagi, entrati chissà come nella struttura. Lasciati liberi di vagare e di riprodursi, i cani del Cara sono diventati sempre più numerosi fino a raggiungere gli 80 esemplari. Continuare ad ignorare il problema avrebbe creato una situazione esplosiva. Proprio per evitare che la situazione degenerasse, nel 2016 l’Ente Nazionale Protezione Animali, d’intesa con le istituzioni e con le autorità nazionali e locali, ha lanciato una campagna straordinaria di sterilizzazioni. Per farlo l’associazione ha mobilitato una task force di oltre 20 persone, tra volontari e veterinari, creando sul posto una struttura veterinaria mobile. In soli tre mesi, da giugno a settembre 2016, Enpa è riuscito a sterilizzare tutti i del CARA.

In seguito alla chiusura della struttura, nel 2019, Enpa ha preso in carico tutti i cani che erano rimasti da soli nel Cara provvedendo a trasferirli al nord Italia per darli in adozione.

La missione è stata realizzata dal 4 al 10 giugno 2016 in collaborazione con la Prefettura di Catania, con il Comune di Mineo, con la Asp 3 Catania e con la direzione del Cara Mineo. Hanno operato veterinari e volontari del Programma Rete Solidale Enpa, delle Sezioni Enpa di Catania, Roma e Manfredonia (Foggia).

Il docufilm è stato realizzato nel 2016 da Andrea Falconi. Montaggio di Francesco Garritano. Prodotto dalla Sezione Enpa di Roma.

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