“Mese della fauna selvatica”, la chiusura è in grande stile

Chiusura in grande stile per la prima edizione del “Mese della fauna selvatica” organizzato dall’Ente Nazionale Protezione Animali per sensibilizzare l’opinione pubblica alla tutela e al rispetto degli animali selvatici. La rassegna è partita il 1° maggio con l’ampliamento dell’Oasi Enpa del Farneto (Trieste) e pochi giorni dopo – il 5 maggio – ha visto l’inaugurazione del Cras di Perugia, una struttura di recente realizzazione situata a Bettona.  Promossa da Paola Tintori e sotto la direzione tecnica e sanitaria del dottor Massimo Floris, annovera oltre agli spazi dedicati ai selvatici, anche una fattoria didattica per i progetti educativi rivolti ai bambini. Ma il Mese della fauna selvatica ha visto anche una due giorni in piazza con più di 50 Sezioni, un convegno sul lupo a San Giovanni Valdarno e, proprio in chiusura, venerdì 31 maggio, il convegno di Recco (Genova) sul tema forte del soccorso ai selvatici in difficoltà. «In questi ultimi anni – ha detto, aprendo il convegno, Patrizia Bandettini, presidente dell’Enpa di Camogli e Levante Ligure – abbiamo assistito alla nascita e al diffondersi di una nuova consapevolezza sociale sulla natura non più considerata come un elemento ostile, o comunque estraneo alla nostra vita». Ecco allora che in questa nuova visione del mondo la natura, intesa in senso olistico (animali, piante, ambiente), diventa conditio sine qua non per la nostra stessa esistenza. Tutelare gli animali significa dunque tutelare anche noi stessi. Da qui il titolo evocativo del convegno di Recco, “Li proteggiamo, tutti”.

Anche per questo un posto di primo piano, nel corso della serata, lo ha avuto il Cras Enpa di Campomorone con la sua esperienza pioneristica. Infatti, il Centro Recupero Animali Selvatici è stato il primo Centro della Liguria, realizzato – ha ricordato Massimo Pigoni, vicepresidente nazionale di Enpa nonché responsabile del Centro – grazie a una virtuosa sinergia tra l’associazione e le istituzioni. In particolare con il Comune di Campomorone. «Nel solo 2018 – ha spiegato Pigoni – il Cras ha soccorso più di 1.300 animali. Con una particolarità: l’Enpa soccorre tutti gli animali in difficoltà, senza alcuna discriminazione di specie». Un risultato tanto più significativo, questo, in quanto i dati non si riferiscono a tutto l’anno ma ai primi dieci mesi del 2018.

Il compito di chiudere la serata, e con essa il Mese, è toccato all’intervento del giovanissimo aspirante ornitologo Francesco Barberini, alla video testimonianza del fotografo dei lupi, Paolo Rossi, ai due docufilm di Andrea Falconi. Il primo sull’iniziativa Nate Libere presentata in sala dalla volontaria Roberta Teti, parte attiva del progetto; il secondo sul salvataggio delle caprette di Palmaria, che ha visto l’importante contributo di Francesco Baroni, presidente di Enpa Genova.

La prima edizione del “Mese della fauna selvatica”, grazie al grande impulso ricevuto da Marco Bravi e da tutto il Centro Comunicazione e Sviluppo Iniziative, va dunque in archivio dopo aver ottenuto risultati e riscontro di altissimo profilo. Tantissime le persone che hanno partecipato, direttamente o indirettamente alla rassegna; non meno numerosi quelli che hanno consultato il leaflet Enpa sul soccorso ai selvatici (un vero vademecum); più di 28mila i firmatari della petizione Enpa per fermare la caccia alla volpe e la caccia in tana per tutti gli animali. Insomma, per l’edizione 2020 non poteva esserci miglior viatico.

Il "Mese della fauna selvatica" è una manifestazione realizzata dall'Ente Nazionale Protezione Animali grazie alla collaborazione sinergica tra tutte le professionalità e le competenze matur

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