Maxi sequestro di selvatici a Lavagna, il Cras Enpa di Genova accoglie 110 animali

Maxi sequestro di animali selvatici a Lavagna, in provincia di Genova. L'operazione è scattata giovedì 10 novembre a seguito di una perquisizione dei Carabinieri forestali in due appartamenti di una signora. Gli animali, tra cui 59 gabbiani reali, 2 volpi e 1 capriolo, 4 tortore dal collare, 14 colombi, un gheppio, un falco pellegrino e trenta tartarughe palustri americane erano detenuti illegalmente e necessitavano di una sistemazione adeguata. Per questo motivo i militari si sono rivolti all'Enpa di Genova che gestisce il Centro di recupero animali selvatici a Campomorone. 

“Gli animali – racconta l’Enpa di Genova – erano detenuti in condizioni a dir poco incompatibili con la vita e il benessere animale, gli appartamenti erano fatiscenti e le condizioni di sporcizia, incuria e degrado andavano ben al di là di ogni immaginazione: la perquisizione è stata eseguita proprio a causa di odori “stomachevoli e nauseabondi” provenienti dagli appartamenti in questione, odori ormai persistenti sui pianerottoli. Giunti tempestivamente sul luogo abbiamo potuto constatare personalmente lo stato in cui questi animali vivevano da tempo indefinito: in penombra, alla fioca luce di lampade, tra liquami, urine, feci e cibo marcio. Alcuni di essi, come le volpi, in gabbiette anguste dove a malapena riuscivano a muoversi.”

Sono stati necessari più viaggi per trasportare tutti questi animali al Cras, dove saranno visitati e curati. "Da noi potranno ristabilirsi, verranno lavati, ripuliti e sfamati, infine riabilitati per permettere loro di tornare in libertà – afferma 'Enpa di Genova -. Inutile dire che un tale carico di animali, che hanno fatto ingresso tutti assieme al nostro centro da un giorno all’altro, stanno davvero mettendo a dura prova la capacità della struttura. Non solo per una questione di spazio, ma anche di lavoro e di costi: i volontari stanno facendo letteralmente gli straordinari per assistere tutti questi animali e occuparsi di loro, che vanno ad aggiungersi a tutti quelli che già avevamo precedentemente in degenza (un’altra settantina di selvatici). Senza considerare le spese per mantenerli, cresciute drasticamente da un momento all’altro".

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