Proprio nel periodo pasquale, che coincide con la mattanza di migliaia di capretti e di agnelli, nel rifugio Enpa di Monza sono arrivati due capretti, destinati fortunatamente a trascorrere la loro vita lontano da pentole e tegami.
Il primo capretto, un maschio di giovane età privo di marchio auricolare, è stato trovato sabato 31 marzo in un campo nella zona di Seveso (Monza), immobile a terra, probabilmente abbandonato da qualcuno che non lo voleva più. Portato nella struttura Enpa di via San Damiano 21, il giovane animale, magrissimo, febbricitante e affetto da dissenteria, è stato immediatamente visitato da un veterinario specializzato che lo ha subito sottoposto a una terapia antibiotica e vitaminica grazie alla quale si è ripreso in breve tempo.
Per santificare degnamente le feste, proprio il giorno di Pasqua è arrivata una capretta di appena 30 giorni di vita. La sezione ENPA di Saronno (Varese) si è vista arrivare il giovanissimo animale, non si sa se perso o abbandonato, e ha immediatamente allertato l'ATS veterinaria locale. Non disponendo però di una struttura adeguata, ha contattato l'Enpa di Monza, che, dando una dimostrazione della catena di solidarietà e di aiuto reciproco tra sedi Enpa si è resa disponibile a ospitarla nel proprio reparto di ovi-caprini con codici di stalla.
Arrivata a Monza, la piccola ha subito accettato il biberon con latte di capra che i volontari, nonostante il giorno di festa, sono riusciti a recuperare in un supermercato. E per quei volontari che lodevolmente si sono impegnati a fare un turno proprio nella giornata di Pasqua c'è stata la grande soddisfazione di dare le prime poppate alla capretta che, in onore della Presidente Enpa nazionale, è stata chiamata "Carla Rocchi", con l'accento rigorosamente sulle ultime vocali, visto che si tratta di una capretta francese. Quanto al maschio, come altro potevano chiamarlo i volontari se non Pasquale.