Lupo ucciso nel Grossetano. C’è un indagato. Plauso dell’Enpa a Carabinieri Forestali e Procura: il caso farà scuola, noi ci costituiremo senz’altro parte civile

«A nome dell’associazione che ho l’onore di presiedere, desidero esprimere la più profonda gratitudine ai Carabinieri Forestali e alla Procura della Repubblica di Grosseto che, con un’attività investigativa all’avanguardia, sono riusciti a individuare il presunto uccisore di un lupo, scuoiato e poi “crocifisso” su un cartello stradale nella zona di Suvereto». Commenta così la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, la conclusione delle indagini della Procura di Grosseto che ha contestato a un uomo residente nel Livornese l’uccisione di animale e il furto venatorio.
 
«Sono convinta che il caso farà scuola  e che segnerà un vero salto di qualità nelle indagini per i reati contro gli animali. E lo penso non soltanto per la tenacia e la determinazione con cui gli inquirenti si sono messi sulle tracce dell’animalicida, ma, soprattutto, per le tecniche investigative utilizzate. Tecniche – prosegue Rocchi – che apprendo essere molto sofisticate e che hanno fatto riscorso, tra gli altri, all’analisi del DNA sugli elementi di prova e al rilevamento delle impronte digitali. Ma si tratta anche di un segnale importantissimo per tutti coloro i quali, a partire dai bracconieri, pensano erroneamente di poter delinquere nell’impunità. Questo è tanto più importante in una zona dove negli ultimi anni sono stati uccisi moltissimi lupi, che, lo ricordiamo, sono specie particolarmente protetta».
 
Naturalmente, in un eventuale processo a carico del sospettato, l’Ente Nazionale Protezione Animali chiederà di essere ammessa in giudizio come costituiremo parte civile ed auspica in caso di condanna una pena esemplare.

Facebook
Twitter
LinkedIn