Lupi. Il ministro Galletti vuole dare licenza d’uccidere dopo moratoria di due anni. Enpa: i bracconieri ringraziano. Le regioni lo blocchino o sarà mobilitazione totale

«Le uccisioni di lupi, in deroga e in sprezzo del regime di tutela speciale di cui gode questa specie, non devono essere autorizzate né ora né mai. Lo chiedono milioni di italiani che già si sono mobilitati e contro ogni ipotesi di "sparo" e che sono pronti a farlo nuovamente. La politica ascolti le ragioni dei cittadini, che a breve saranno chiamati alle urne». Enpa commenta così le indiscrezioni rese note dall'agenzie di stampa Adn Kronos, secondo cui la Conferenza Stato-Regioni sarà presto chiamata ad approvare una versione del piano lupo con il ritorno delle fucilate.

Invece di blandire i bracconieri, il ministero dell'Ambiente, che tra l'altro si è sempre sottratto a ogni richiesta di dialogo con il mondo delle associazioni, utilizzi i fondi per sostenere  la corretta applicazione delle misure preventive cruelty free (rendendole obbligatorie per legge) da parte degli allevatori.

«Non comprendiamo come il ministro possa insistere su un strada bocciata anche dal mondo scientifico, come testimonia la recente indagine dell'Eurac che ha dimostrato quanto sia dannosa e controproducente la politica  di uccisioni di lupi. Chiediamo pertanto ai presidenti delle regioni di respingere qualsiasi versione del Piano Lupo che apra alle fucilate. Diversamente siamo pronti a una mobilitazione totale, che, con le elezioni alle porte risulta poco conveniente per lo stesso ministro. E inconcepibile che pochi allevatori estremisti, quelli che pretendono allevare gli animali allo stato brado e senza alcuna protezione, possano tenere in scacco 60 milioni di persone».

Facebook
Twitter
LinkedIn