«Una inaccettabile militarizzazione del territorio finalizzata ad una vera escalation ai danni di lupi e orsi, due specie particolarmente protette. Un disegno, quello perseguito da certi esponenti politici, il cui unico obiettivo è quello di armare i fucili e autorizzare massacri che farebbero tornare la nostra civiltà indietro di secoli». Lo dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, commentando la “mobilitazione” delle forze di polizia che tra alcuni giorni in Trentino saranno schierate contro i grandi carnivori.
Al riguardo sarebbe interessante sapere se gli agenti dispiegati sul territorio abbiano ricevuto una adeguata formazione; se sappiano cioè come comportarsi nel caso in cui venga avvistato un lupo o un orso, oppure se sappiano distinguere tra un lupo cecoslovacco e un vero lupo. Operazione, questa, che il più delle volte richiede il ricorso ad esami genetici. Evidentemente, secondo Enpa, qualcuno vuole fare in modo che la situazione sia gestita manu militari. «Se così fosse – prosegue Rocchi – sappiano i decisori pubblici che in caso di uccisioni di animali denunceremo alla magistratura l’intera catena di comando: la nostra normativa vieta nel modo più assoluto di uccidere orsi e lupi».
La gestione degli animali selvatici, come ribadito anche dal Ministero dell’Ambiente che ha predisposto il piano per la gestione dei lupi, è questione prettamente scientifica che deve interessare etologi, biologi, veterinari, comportamentalisti e non è un’emergenza di ordine pubblico. Lo sono invece le 80 vittime della stagione venatoria appena conclusa (dati dell’Associazione Vittime della Caccia), ma su questo tema le forze politiche e i rappresentanti istituzionali non mostrano lo stesso zelo con cui si accaniscono sui lupi (che di vittime umane non ne hanno fatte).
«Solo in un Paese strampalato come l’Italia, le “forze di polizia nazionali” possono essere distratte dai loro naturali compiti di prevenzione e di contrasto delle attività criminali per essere utilizzate, nelle problematiche connesse agli avvistamenti dei grandi carnivori. Il punto è proprio questo: la guerra contro lupi, orsi e altri selvatici – conclude Rocchi – è una gigantesca operazione di propaganda. Infatti, gli strumenti “cruelty free” per migliorare la convivenza ci sono ma non vengono applicati perché si vogliono racimolare i voti di alcuni estremisti».
A difesa di lupi, orsi e dei gli animali tutti Enpa è pronta a una mobilitazione totale.