Lupi e orsi. Enpa al ministro Lollobrigida basta terrorismo: non c’è sovrannumero. I selvatici una risorsa non una minaccia. Ribadiamo il no alle uccisioni

«Siamo estremamente curiosi di sapere in base a quali dati, tratti da quali fonti, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida continua a sostenere che vi sia una eccessiva presenza di orsi e lupi e che tale presenza sia fonte di “squilibri per la salute e per settori strategici”». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali, commentando la risposta del ministro a una interrogazione parlamentare. L’associazione animalista ricorda al titolare dell’Agricoltura che non più tardi di un anno fa l’Ufficio caccia e pesca della Provincia di Bolzano, dunque un’amministrazione non certo tacciabile di essere “ideologicamente” schierata, metteva nero su bianco queste parole: “la presenza degli orsi bruni nella provincia di Bolzano è diminuita notevolmente”. Il medesimo ufficio stimava in 30 esemplari il numero di lupi presenti sul territorio provinciale, quantificando addirittura in circa 62 mila euro i danni causati dai selvatici: 7.680 euro dagli orsi, 54.200 dai lupi. Una cifra davvero “astronomica”, secondo parte del mondo politico che ritiene comodo ignorare gli introiti – questi sì considerevoli – prodotti dal turismo e dall’indotto che proprio dalla presenza dei selvatici traggono beneficio.

«Se il ministro Lollobrigida intende finalmente applicare quei metodi che il mondo scientifico e l’esperienza di importanti realtà (l’Appennino, ad esempio) hanno dimostrato essere realmente efficaci nella prevenzione di possibili conflitti tra fauna e attività antropiche, troverà sostegno e appoggio da parte dell’associazione e dei suoi sostenitori. Se invece l’obiettivo del ministro dell’Agricoltura, come del governo, è quello di armare i fucili contri i selvatici – prosegue Enpa – ci troverà in prima linea nel contrastare, con tutti i mezzi legali a disposizione, quello che riteniamo un provvedimento crudele, irrazionale, antiscientifico e impopolare. Cosa ne pensa al riguardo il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin? Quale la posizione del premier Meloni? Comprendiamo bene che alle lobby dei cacciatori e degli armieri questo non possa piacere, ma è il caso di rammentare a costoro che l’esercizio di diritti costituzionalmente garantiti ha ben poco a che fare con l’ideologia».

 
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