L’Italia centrale trema di nuovo, appello di Enpa: pensare a tutti, uomini e animali

Tre forti scosse di terremoto, tutte superiori a magnitudo 5, hanno colpito i territori dell’Italia centrale gia martoriati dagli eventi sismici di agosto e ottobre, e ora anche flagellati da un’ondata di gelo e neve senza precedenti. «La situazione – denuncia la Protezione Animali – è di estrema gravità. Per questo, come abbiamo già fatto in passato, chiediamo ai Sindaci delle città nel cratere sismico di non peggiorarla con divieti ingiustificati e di aprire sin da ora le strutture di accoglienza anche agli animali dei cittadini che volessero trovarvi rifugio». «Tutti noi – prosegue l’Enpa – uomini e animali, stiamo vivendo un momento estremamente difficile. Possiamo e dobbiamo superarlo ma ciascuno deve fare la sua parte, anche e soprattutto gli enti, le autorità e le istituzioni locali, che in questi mesi non sempre si sono distinti per una gestione razionale ed efficace della crisi».

Intanto, stamani è stato disposto un rafforzamento della presenza dell’Esercito nell’area del sisma. Una misura che l’associazione ha chiesto con forza non solo per ripristinare le vie di comunicazione ma anche affinché il Genio militare costruisca le stalle per gli animali, superando così tutti i problemi burocratici che hanno avuto solo l’effetto di far morire di freddo centinaia e centinaia di animali. Tra l’altro, proprio questa mattina, in seguito allo sciame sismico, per quasi un’ora si sono persi i contatti con quindici allevatori di Arquata, andati come tutti i giorni in zone rosse per alimentare i loro animali.

Per non aggravare l’emergenza ancora di più, e per non mettere ulteriormente a rischio l’incolumità di persone e animali, Enpa chiede che all’Esercito venga dato il compito di costruire tempestivamente le stalle.

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