L’Enpa di Voghera accoglie una famiglia di randagi dal Frusinate. La presidente Centelli: sì alle adozioni responsabili

Si chiama Gelsomina ed è la mamma di quattro splendidi cucciolotti che fino a pochi giorni fa in una stazione di servizio lungo l'A1 all'altezza di Anagni, nel Frusinate. Oggi Gelsomina e i suoi piccoli vivono al sicuro nel rifugio gestito dalla Sezione Enpa di Voghera (Pavia): infatti, l'automobilista che ha trovato gli animali in quella situazione di così grave abbandono e pericolo non si è voltato dall'altra parte, ma ha caricato l'intera famigliola sulla sua automobile per un viaggio di oltre 500 chilometri. Ad accogliere la mamma e i suoi cuccioli è stata la presidente della Protezione Animali vogherese, Maria Grazia Centelli, che nel suo agire è sempre stata mossa da una profonda solidarietà in aiuto alle situazioni meno fortunate del nostro sud e più in generale alle realtà drammatiche anche fuori del nostro Paese.

E proprio su questo tema la presidente di Voghera è intervenuta attraverso il quotidiano la Provincia Pavese per ricordare la sua posizione in merito alle adozioni chiarendo così un equivoco sorto dallo le pagine dello stesso giornale. «Il parziale utilizzo di una intervista che invece verteva sugli argomenti trattati in occasione della conferenza dal titolo “Cani in transito o transito di cani?” tenutasi a Voghera il 15 aprile, ha dato una visione aperta a fraintendimenti riguardo quello che è il pensiero di Enpa Voghera inerente il fenomeno del randagismo in Sud Italia e gli eventi ad esso connessi (stalli staffette, adozioni via internet …) », ha precisato Centelli, che ha poi aggiunto): «Enpa Voghera fa parte di una rete solidale che ha sempre aiutato, aiuta e continuerà ad aiutare gli animali bisognosi del Sud Italia: oltre a fronteggiare le emergenze e le contingenze quotidiane rimane però doveroso trovare una strategia di intervento seria e comune da attuare in loco dove volontari e associazioni lavorano in condizioni di estrema difficoltà, nonché un piano di educazione e di responsabilizzazione delle amministrazioni coinvolte».

Con lo stesso intervento, la presidente di Voghera ha ricordato la necessità che tali adozioni vengano fatte in modo serio e responsabile. «Le adozioni di animali – ha detto ancora Centelli – a maggior ragione perché provenienti da situazioni di disagio e di vita spesso libera in strada, vanno tutelate e fatte con grande consapevolezza in modo da evitare che, una volta adottati, tali cani finiscano in un circolo vizioso e poi reclusi in un canile a causa di problematiche gestionali non preventivate dall'adottante. Ribadiamo che tutto ciò va a completa tutela del lavoro esemplare svolto in un Sud Italia sicuramente non facile ma soprattutto a tutela del benessere e della sicurezza dei randagi che già troppe volte hanno pagato sulla propria pelle la politica di lucro e interesse che caratterizza la società umana».

Insomma dalle pagine della Provincia Pavese, la presidente di Enpa Voghera è tornata sul tema già affrontato nel corso della seconda edizione dell'iniziativa dal titolo “Seminari in canile”, che ha aperto ad una riflessione ed ad una operatività consapevole sia per dare aiuto in situazioni di emergenza sia per contribuire a far crescere una consapevolezza diversa, delle istituzioni come del volontariato, in luoghi dove la normativa e la sensibilità non hanno ancora avuto un sufficiente riscontro e radicamento.

Il successo della iniziativa ha aperto la strada ad iniziative consimili, la prossima delle quali sara' assunta dalla sezione Enpa di Monza-Brianza.

 
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