Si chiama Macchia ed è la prima vittima di abbandono del 2025 a Verona. Il gatto, lasciato fuori dal cancello dell’Enpa di Verona con un biglietto identificativo, rappresenta un nuovo caso emblematico dell’irresponsabilità e della superficialità che ancora oggi colpiscono gli animali. La denuncia arriva direttamente dai volontari dell’associazione, stanchi di combattere contro comportamenti che definiscono «inaccettabili nel 21° secolo».
Un fenomeno che non si arresta
L’abbandono di Macchia ha riportato a galla la frustrazione di chi, ogni giorno, lavora per salvare e tutelare gli animali. «Siamo stanchi – dichiarano dall’Enpa – stanchi di ripetere che è necessario sterilizzare, adottare consapevolmente e capire che un animale domestico non è un oggetto da accantonare quando diventa “scomodo”».
I volontari dell’Enpa di Verona sottolineano come l’adozione di un animale debba essere una scelta ponderata, che tenga conto dell’impegno a lungo termine, delle necessità economiche e delle responsabilità morali. «Un animale può vivere dai 10 ai 20 anni e richiede cure, vaccinazioni, trattamenti antiparassitari e, in caso di malattia, assistenza medica. Se non sei disposto ad affrontare tutto questo, non prendere un animale. Compragli un peluche», affermano duramente.
Un appello alla consapevolezza
L’Enpa di Verona richiama l’attenzione sulla sofferenza causata dagli abbandoni, non solo agli animali ma anche a chi si prende cura di loro. «Quando abbandonate un animale, soffre. In rifugio può ammalarsi, perdere l’appetito o persino morire. E a quel punto siamo noi a piangere per lui, a versare lacrime per un’ingiustizia che si sarebbe potuta evitare».
L’associazione ribadisce l’importanza di prendere decisioni responsabili prima di adottare un animale e di considerare tutte le implicazioni: dall’impegno quotidiano ai cambiamenti nella vita personale. «Se ti trasferisci, cambi lavoro o hai figli, l’animale resta al tuo fianco. Non è un accessorio da buttare via quando non ti serve più. È un essere vivente fatto di carne, ossa e anima».
Un monito alla cittadinanza
Il caso di Macchia è solo uno dei tanti che ogni anno mettono alla prova i rifugi e le associazioni, già al limite delle loro possibilità. «Non tolleriamo più l’irresponsabilità di chi abbandona un animale. Ogni abbandono è una ferita per noi e per loro, e le nostre risorse, economiche ed emotive, non sono infinite», concludono i volontari.
Un futuro migliore è possibile
L’Enpa di Verona invita la cittadinanza a riflettere seriamente prima di adottare un animale e a collaborare per costruire una società più rispettosa e consapevole. Solo con un cambio di mentalità si potrà evitare che storie come quella di Macchia si ripetano. Per chiunque voglia sostenere l’associazione, sono disponibili informazioni sui canali ufficiali dell’Enpa di Verona.