Un cane legato ad una corda e senza cuccia. Per questo, i volontari della task force del gruppo anti-maltrattamento Enpa, gli agenti della Polizia Locale e un veterinario dell’Asl si sono attivati a fine giugno per salvare l’ennesimo cane maltrattato a Limbiate (Monza). Presso l’abitazione indicata hanno trovato conferma delle numerose segnalazioni degli abitanti della zona: oltre a tre cani liberi nel giardino, un quarto cane era legato a una corda di circa un metro e mezzo di lunghezza, senza alcuna protezione dalle intemperie.
Il cane, una femmina incrocio di Spinone di circa sette mesi, non aveva né cuccia né una tettoia per ripararsi dal sole e dai violenti acquazzoni degli scorsi giorni; nemmeno il forte nubifragio che ha recentemente messo in ginocchio la Brianza ha convinto i proprietari a proteggere la cucciola. Quando, dopo diversi giorni, sono stati rintracciati i proprietari – due ragazzi sui 20 anni, fratello e sorella, già noti alla Polizia Locale – questi si sono giustificati dicendo di essere spesso assenti per lavoro e di aver legato il cane perché, essendo molto esuberante, oltre a procurare danni al giardino, scappava spesso.
Dopo aver convinto i proprietari a cedere loro la proprietà dello spinone, l'Enpa di Monza ha fornito indicazioni e prescrizioni per migliorare la gestione degli altri tre cani; i volontari passeranno periodicamente per monitorare la situazione, e stanno valutando con le autorità l’eventualità di sanzionare la famiglia per la detenzione inidonea del cane ritirato.
In buone condizioni di salute e molto carina, la cagnetta ha già un nuovo nome – Bechy – e ora le manca solo una nuova famiglia. E’ ospitata presso il canile Fusi di Lissone (Monza), quello di competenza per il comune di Limbiate.
La Protezione Animali brianzola ringrazia gli agenti della Polizia Locale di Limbiate per la sensibilità dimostrata in questo intervento congiunto, il servizio veterinario dell’Asl e i cittadini che hanno segnalato la situazione permettendo una felice soluzione del caso.