Le associazioni dicono no a un nuovo zoo a Torino

Le associazioni animaliste e ambientaliste Enpa, Lac, Lav, Leal, Legambiente, Lida, Oipa, Pro Natura Torino, Sos Gaia hanno organizzato per Sabato 27 Maggio una Manifestazione Nazionale per protestare contro la riapertura dello zoo di Torino.

30 anni fa chiudeva lo zoo di Torino dopo le migliaia di proteste dei cittadini che assistevano allo spettacolo indegno e quotidiano di animali in gabbia, stressati e depressi, proprio nel cuore della città e quindi in mezzo al traffico cittadino.

Ora, trent’anni dopo, se il progetto andrà avanti, la città farà un salto involutivo di decenni perdendo quella caratteristica di città sensibile agli animali che aveva acquisito in questi ultimi anni.

Il piano del Comune prevede la svendita del parco a Zoom per un periodo di ben trent’anni (rinnovabili poi per ulteriori venti).

Il sito prescelto è ancora quello del Parco Michelotti, un’area di grande pregio naturalistico situata sulle sponde del Po nel pieno centro della città, che da trent’anni attende di essere riaperta ai cittadini, e che rischia invece di essere privatizzata. Il parco è affiancato da un corso cittadino a grande scorrimento il cui traffico aumenterebbe notevolmente con gravi disagi per i residenti. Le strutture del nuovo zoo, sottrarrebbero per sempre un bene pubblico ai cittadini.

 

Le amministrazioni comunali sono cambiate, ma la situazione non muta: l’amministrazione attuale, nonostante nel suo programma si mostri sensibile al benessere degli animali, su questo caso sembra rappresentare una continuità con quella precedente, non facendo nulla per evitare un nuovo lager per gli animali.

Osserviamo con rammarico come la nuova amministrazione comunale si sia schierata a favore del nuovo zoo, sotto la minaccia di fantomatiche multe plurimilionarie, che appaiono del tutto inverosimili da un punto di vista legale.

Pertanto non possiamo fare a meno di notare l’assenza della reale volontà politica di contrastare il progetto figlio dell’amministrazione precedente, in netto contrasto con il programma elettorale.

Facebook
Twitter
LinkedIn