Sono ormai diversi anni che, puntualmente, il Lambro, il fiume che attraversa il capoluogo brianzolo, è il grande assente della stagione estiva. Completamente in secca.
L’acqua è presente nel ramo secondario, noto come Lambretto, ma il tratto principale del fiume che attraversa il centro storico, passando dal Ponte dei Leoni fino alla torretta Viscontea dove si ricongiunge con il Lambretto, è solo una grande spianata arida.
Questa situazione genera un vero dramma che va a colpire tutta la fauna selvatica: i pesci, costretti a vivere nelle poche pozze ancora piene d’acqua, ma con grossi problemi di ossigenazione che li porteranno alla morte dopo una lunga agonia e i tanti uccelli selvatici che vivono su quelle che una volta erano le rive del fiume.
All’Enpa di Monza e Brianza continuano ad arrivare numerosissime segnalazioni di cittadini indignati per la sorte riservata ai piccoli di germano reale che sono costretti a camminare sull'asfalto rovente e senza possibilità di reperire cibo. Senza l'acqua gli anatroccoli si lasciano morire e diventano facili prede di rapaci, cornacchie e ratti, con le loro mamme che assistono a queste scene del tutto impotenti. Questo perché gli adulti volano e hanno la possibilità di spostarsi in zone più ricche di acqua e cibo, ma i piccoli non sono in grado di volare prima delle 7/8 settimane di vita.