La difficile vita dei cani da caccia “in pensione”. Quattro cani ritirati dall’Enpa di Monza

Nonostante il difficile periodo, il Nucleo Antimaltrattamento di Enpa Monza e Brianza continua le sue attività di controllo e repressione di maltrattamenti e verifica di eventuali violazioni al benessere animale.Proseguono, infatti, i sopralluoghi per il monitoraggio di situazioni critiche, come quello effettuato a Brugherio (MB), che ha portato gli volontari del nucleo a visionare il terreno di proprietà di un cacciatore a cui in passato erano stati tolti dei cani per detenzione non idonea.
Sul posto i volontari hanno rilevato la presenza di un notevole numero di cani da caccia, tra cui alcuni anziani. Nonostante fossero finalmente detenuti in gabbie a norma e i box fossero puliti, alcuni cani erano visibilmente in sovrappeso e spaventati, segno di scarsissima attività motoria e di bassissima socializzazione interspecifica. I cani, evidentemente, non erano più impiegati da tempo in attività venatoria e due femmine, ex fattrici, sembravano implorare con gli occhi di essere portate via da lì.
Il cacciatore, un pensionato, ha dichiarato di recarsi sul posto quotidianamente per accudire gli animali ma che, a causa del sovrannumero e delle gravi difficoltà economiche, non riusciva a seguirli adeguatamente né a curarli (un cane, in particolare, presentava un principio di infezione agli occhi visibilmente trascurata).

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