La cattività uccide. Ancora

Dopo la giraffa Marius, uccisa e data in pasto ai leoni dello zoo di Copenhagen; dopo il gorilla Harambe, freddato con un colpo di pistola nello zoo di Cincinnati (USA); un altro animale muore a causa della cattività. Questa volta è toccato al giaguaro femmina Juma, che qualcuno ha avuto la brillante idea di far sfilare al seguito della torcia olimpica. La povera Juma, infatti, non ha avuto solo la sventura di conoscere la cattività nello zoo dell'esercito brasiliano, ma ha avuto quella di essere nominata, suo malgrado ovviamente, mascotte della squadra olimpica brasiliana.

E così, come tutti gli esemplari della sua specie, e come migliaia di altri animali forzati a vivere tra le “sbarre” e costretti ad attività che nulla hanno a vedere con la loro etologia, Juma, appena ne ha avuto occasione, ha tentato di fuggire e di riguadagnare così la libertà sottrattale. Purtroppo per lei, la povera Juma non si trovava al sicuro tra gli alberi della sua foresta, ambiente dove questa specie è solita vivere e prosperare; era, invece, circondata da una selva di uomini armati che avrebbero dovuto tenerla sotto controllo. E' così, quando è riuscita a sottrarsi alla sorveglianza del suo “custode” e quando si avventata contro un veterinario – ultimo baluardo tra Juma e la libertà – il povero animale è stato freddato a colpi di fucile.

I militari hanno motivato l'esecuzione con la necessità di salvare una vita umana, ma, ancora una volta non sono questi i termini della questione. Ancora una volta non si tratta di scegliere tra una vita umana e una animale; si tratta piuttosto di rispettare le caratteristiche etologiche di tutti gli altri esseri senzienti e di tener conto del loro diritto a vivere in libertà (e in pace). Se Juma non fosse stata costretta in gabbia; se Juma non fosse stata nominata mascotte del Brasile; se Juma non fosse stata obbligata a sfilare con la torcia olimpica, non ci sarebbe stata nessuna aggressione. E oggi la femmina di giaguaro sarebbe ancora viva, con grande beneficio per tutta la sua specie, a rischio di estinzione. Insomma, per le Olimpiadi di Rio de Janeiro, questo non è certo un buon inizio.  

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