I relativi “tepori” di questi giorni e le modeste precipitazioni, non rappresentavano, nella media, le condizioni ideali per l’avvio della periodica migrazione degli anfibi nella Vallata dei Laghi di Revine (Treviso). Ciononostante, inaspettatamente, è iniziata una delle più importanti migrazione d’anfibi d’Italia. Ed è iniziata con una strage poiché il fattore sorpresa ha colto del tutto impreparata la grande famiglia dei “Rospisti”. Tuttavia, una volta superato il primo momento di difficoltà, i volontari si sono attivati immediatamente e sono riusciti a limitare i danni ma non ad evitare la moria di rospi. Secondo l'Enpa di Treviso sono già centinaia gli animali morti durante la migrazione; purtroppo, qualche involontaria“falla” nella posa delle reti di protezione installate dai Comuni e la presenza di numerosi passi carrai ha contribuito a queste morti.
«Siamo in piena emergenza – ha dichiarato il Presidente della Protezione Animali, Adriano De Stefano – e, come ogni anno (questo è il tredicesimo, con un totale di oltre 200mila salvataggi), lanciamo un accorato appello a tutti coloro i quali hanno a cuore la conservazione dell’ambiente e dei rospi, affinché ci aiutino a superare questa nuova “emergenza”. Purtroppo, il numero dei volontari è sempre troppo esiguo: i “rinforzi non bastano mai”».
Pertanto, l'auspicio della Protezione Animali trevigiana è quello di ottenere un maggior coinvolgimento dei residenti, così come delle altre associazioni e degli altri enti attivi sul territorio, nella salvaguardia di un bene comune quale il patrimonio naturalistico. Anche se fino ad ora – osserva con una certa amarezza De Stefano – l'Enpa ed i suoi volontari si sono spesso trovati ad affrontare da soli questo compiuto.
Di positivo, c'è comunque da registrare il fatto che dopo anni di inutili richieste le istituzioni hanno finalmente deciso di fare la loro parte prevedendo, nell'ambito di un progetto complessivo relativo al Parco Regionale dei Laghi di Tarzo-Revine, un significativo investimento che consentirà di realizzare dei primi quattro tunnel di attraversamento-rospi (Rospodotti). «Al riguardo è opportuno ricordare – prosegue De Stefano – che i rospi, oltre ad essere preziosissimi per l’agricoltura, sono anche importantissimi bio-indicatori circa lo stato di salute dell’ambiente. La loro presenza indica che quello in cui si trovano è un ecosistema sano».
L'Enpa di Treviso ricorda a chi volesse aderire che il salvataggio si compie lungo la carreggiata su strade molto trafficate e, a tratti, prive d’illuminazione pubblica, in condizioni meteo precarie, con forti piogge e visibilità limitata, e che è pertanto necessario essere equipaggiati con attrezzatura e abbigliamento adeguato ad alta visibilità. L’orario va da subito dopo il tramonto e si prosegue per 2-3 ore. Chi fosse interessato a dare il proprio contributo per salvare i rospi può chiamare o inviare un SMS ai responsabili del “Progetto Salvataggio Anfibi”: per Revine – Adriano Tel. 347.5931683 – mail: treviso@enpa. Org; per il Montello – Alessandra tel. 349.6641147 – mail: sosanfibi@gmail.com.