Incrociavano cani lupo cecoslovacchi con lupi selvatici, condannati a 4 e 6 mesi i due imputati dell’operazione Cappuccetto Rosso

Il Tribunale di Viterbo ha condannato a 4 mesi di arresto e 18 mila euro di multa, Oliverio e a 4 mesi di arresto e 6666 euro di multa, Tiberi , a giudizio con rito abbreviato per violazione delle norme a tutela delle specie selvatiche. Inoltre entrambi sono stati condannati a risarcire i danni all’Ente Nazionale Protezione Animale rispettivamente di 10 mila e 5 mila euro, oltre al pagamento delle spese legali. L’Enpa si era costituita parte civile con il suo ufficio legale tramite l’avvocato Enpa, Claudia Ricci, e l’avvocato Anna Paradiso di Rete Legale Enpa a Viterbo.

“E’ una condanna molto importante – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa – noi da tempo chiediamo il divieto in Italia di ogni forma di allevamento e commercializzazione del lupo cecoslovacco: sono troppi gli allevamenti che, per mantenere “la purezza della razza”, fanno accoppiare i cani lupo cecoslovacchi con lupi selvatici, specie, ricordiamo, particolarmente protetta e già in pericolo a causa del bracconaggio. Questo ha creato sia un ingente traffico illecito di lupi selvatici catturati in natura, sia la problematica di esemplari vaganti che poi si rivelano confidenti e creano allarmi e situazioni pericolose tra la popolazione. C’è stato infatti un dilagare negli ultimi anni di casi di avvistamenti di lupi in luoghi frequentati da persone, come spiagge o città che poi si sono rivelati cani lupi cecoslovacchi vaganti”.

Il processo nei confronti dei due imputati nasce dall’operazione “Cappuccetto Rosso” del 2021, condotta dai carabinieri del Cites di Roma e del distaccamento di Civitavecchia e sfociata nel sequestro di 23 lupi e di cani lupo cecoslovacchi. “Ringraziamo il grande lavoro delle Forze dell’Ordine – conclude Carla Rocchi – che ha portato oggi a questa importante condanna. I lupi sono già una specie a rischio nel nostro Paese e i casi di bracconaggio sono aumentati esponenzialmente nell’ultimo anno e operazioni come la Cappuccetto Rosso dei Carabinieri Cites sono fondamentali per fermare un fenomeno illegale ormai diffuso”.

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