Incendi Italia, Sicilia, Pescara, Campobasso, Sardegna i volontari Enpa impegnati su tutti i fronti. Rocchi: “Chiediamo allo Stato la sospensione di ogni attività venatoria nelle Regioni coinvolte”

Sono ore drammatiche, i Vigili del Fuoco riferiscono 243 interventi in corso per fronteggiare gli incendi boschivi, 37.407 interventi dal 15 giugno, 717 nelle ultime 24 ore per fronteggiare l’emergenza in tutto il Centro Sud. E nel dramma di quei roghi, che ancora si riescono a prevenire, ci sono anche loro: gli animali. Ancora non è possibile calcolare quanti animali siano morti negli incendi di Oristano, di Catania, di Enna, di Pescara, della provincia di Campobasso ma è certo che sono tantissimi. I volontari Enpa di tutte le zone interessate stanno lavorando senza sosta per portare in salvo più vite possibili. L’Ente Nazionale Protezione Animali chiede la sospensione di ogni attività venatoria prevista nelle Regioni percorse dal fuoco. “E’ semplicemente mostruoso – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – pensare alla possibilità di aprire normalmente la stagione degli spari a settembre o addirittura di procedere alle famigerate aperture anticipate della caccia ai primi del mese. Nell’Italia che brucia tutti ricordino che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato come recita l’art. 1 della legge nazionale 157 del 1992 sulla Fauna e sulla Regolamentazione dell’attività venatoria. Dunque nella piena emergenza che vive il nostro Paese lo Stato avochi a sé tutti i poteri in materia in quanto le regioni sono evidentemente impreparate alla gestione e, soprattutto, alla tutela del patrimonio di vita selvatica. Ringrazio i Vigili del Fuoco, le Forze dell’ordine e i nostri volontari in particolare quelli che operano in Sardegna, in Sicilia, a Pescara e Campobasso che stanno in prima linea in questo momento, impegnati per salvare più vite possibili”.

Sicilia
Catania “E’ in fiamme quasi tutta la Sicilia orientale. Sabato – racconta Enza, delegata dell’Enpa di Canicattì – ho ricevuto una chiamata di aiuto da Ilaria Fagotto, presidente della Lai con cui collaboriamo spesso, stava andando a fuoco una sua proprietà e c’erano tantissimi cani da salvare. Quando sono arrivata sul posto la strada era in mezzo a due fuochi, mi hanno sconsigliato di proseguire ma non potevo lasciare tutte quelle anime lì. Un albero è caduto in mezzo alla strada alla fine sono arrivata alla villetta. Il paesaggio era spettrale, tutto in cenere. Con Ilaria abbiamo cercato di mettere in sicurezza i cani, abbiamo riempito i secchi d’acqua. Li abbiamo soccorsi, messo pomate rinfrescanti. Solo uno è rimasto gravemente ustionato e l’ho portato con me per farlo ricoverare in una struttura. E’ un pitbull, salvato dai combattimenti dalla Lai, le sue condizioni sono ancora critiche e rischia l’amputazione di una zampa. Mentre eravamo lì poi un gruppo ausiliario di soccorso ci ha portato due cuccioli piccolissimi, avevano ancora gli occhi chiusi, li abbiamo portati ad una mamma che aveva da poco perso i suoi cuccioli e li ha allattati. Per fortuna sono tutti salvi ma è stato uno scenario apocalittico”.

Enna – Bruciano da tre giorni i boschi da Valguarnera a Piazza Armerina. Tantissime le segnalazioni arrivate alla Sezione Enpa di Piazza Armerina. “Ci siamo svegliati circondati dal fumo – racconta Patrizia, volontari Enpa della Sezione Piazza Armerina- Abbiamo cercato gli animali tra le ceneri. Abbiamo trovato cinque cuccioli nei boschi andati in fumo. Alcuni li abbiamo recuperati da tane sottoterra. Purtroppo non siamo ancora riusciti a prendere la mamma. I cani sono molto spaventati, stanno vivendo l’inferno. Oggi li abbiamo portati dal veterinario. In quei boschi vivono tantissimi animali, cani gatti che stiamo aiutando ma ci sono anche tanti cinghiali, conigli. 

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