In Azerbaigian si avvicinano i Giochi Europei e parte la caccia al randagio

Purtroppo ci risiamo. Un altro Paese dell'ex “impero sovietico”, l'Azerbaigian, si appresta a seguire il terribile esempio dell'Ucraina dove, in occasione dei campionati europei di calcio 2012, venne scatenata una vera e propria operazione di pulizia etnica contro i randagi per rendere più “presentabile” l'immagine delle città. In Azerbaigian invece sono in ballo i “Giochi Europei” ma il copione sembra essere lo stesso con numerosissime denunce circa un presunto sterminio di cani, molti dei quali inceneriti.

Per questo, la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, si è fatta portavoce presso la rappresentanza diplomatica azera in Italia delle preoccupazioni espresse dall'opinione pubblica italiana. «Mi rivolgo alla Sua cortese attenzione per manifestarle la mia preoccupazione, e quella dei tantissimi animalisti italiani che ci stanno contattando in questi giorni, su quanto starebbe avvenendo nel Suo Paese. In particolare – scrive Rocchi in una lettera inviata all'ambasciatore dell'Azerbaigian – mi riferisco alle cruenti misure che il Governo azero starebbe prendendo per contenere il fenomeno del randagismo in vista dei prossimi Giochi Europei che si terranno a Baku nel mese di giugno».

«Sapere che si starebbe procedendo all'uccisione, mediante inceneritori, di molti dei randagi presenti sul territorio, come sembrerebbe visibile da alcuni video diffusi su internet, mi riempie di sconforto perché, ancora una volta, le esigenze economiche di una manifestazione sportiva prevaricherebbero sui diritti di esseri senzienti indifesi. Le chiedo pertanto – prosegue Rocchi – fi intercedere presso le Autorità del Suo Paese affinché affrontino la questione e pianifichino sull'intero territorio nazionale una politica “cruelty free” che permetta di contrastare il randagismo senza mietere alcuna vittima».

D'altro canto, come osserva la presidente della Protezione Animali, il principale obiettivo del “movimento olimpico” è quello di contribuire all'edificazione di un mondo migliore; un mondo nel quale, al posto della violenza, regni la pace. E poiché i Giochi Europei nascono proprio su iniziativa dei Comitati Olimpici continentali, lo spirito della pace deve essere presente in ogni azione volta a contribuire al successo della manifestazione. E pace significa, tra le altre cose, anche la convivenza civile tra l'uomo e gli animali, una convivenza in cui non può esistere alcuna forma di violenza.

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