Iceberg, continua l’impegno per la sua liberazione. Ora l’iniziativa si è spostata in Danimarca

La polizia danese conferma a Enpa che il caso di Iceberg è sospeso. In “stand-by”.
Continua la mobilitazione per accelerare la liberazione del dogo argentino di proprietà di Giuseppe Perna, lo chef italiano che lavora a Copenaghen.
La battaglia ora si è spostata in Danimarca, con una serie di iniziative che per il momento devono riguardare esclusivamente gli animalisti danesi. Sul fronte italiano continua l’attività di sostegno, ma quel che serve ora è la sensibilizzazione delle autorità danesi ad opera dei cittadini danesi. Ciò per evitare un controproducente irrigidimento di chi in Danimarca deve decidere la liberazione del cane e ha dalla sua parte la legge. Per quanto ingiusta – dal nostro punto di vista e per la nostra esperienza – lì è legge.
L’etichetta “stand-by” sul dossier Iceberg significa che la straordinaria e massiccia mobilitazione degli italiani è servita a salvare la vita al dogo. Ma si continua a lavorare per accelerare la liberazione.
La scorsa settimana Enpa è stata a Copenaghen con Noemi. Continuiamo a essere impegnati con una serie di azioni e di interventi per favorire una positiva soluzione del caso. Non siamo soli: abbiamo a fianco una determinata e sensibile diplomazia italiana. Giuseppe non è solo e nel frattempo ha fatto un appello pubblico alle autorità danesi nel segno dell’educazione e del rispetto. #FreeIceberg

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